La presidente del Tribunale di Vercelli, Michela Tamagnone, ha autorizzato una diciassette che voleva vaccinarsi a farlo. La ragazza era stata costretta a rivolgersi al giudice civile, insieme al padre, perché mentre il genitore aveva dato il via libera alla vaccinazione della figlia minore – che iscrittasi al portale aveva già ricevuto l’sms di conferma -, la madre (che abita in Liguria) si era invece opposta. E, per consentire alla giovane di ricevere il vaccino, era necessario il consenso di entrambi i genitori.
Assistita dall’avvocato Davide Balzaretti la diciassettenne ha ribadito di fronte alla dottoressa Tamagnone l’intenzione di vaccinarsi e il padre, che tra l’altro è un medico, ha garantito che la figlia non soffre di patologie che potrebbero metterla a rischio dopo la vaccinazione.
A quel punto la presidente del Tribunale si è pronunciata a favore della giovane autorizzandola a vaccinarsi, a tutela della sua salute. Una decisione importante, destinata a fare scuola in Italia.






Sembra un gran progresso della giurisprudenza .. da una parte una giovane 17enne “responsabile” e un medico, come tale, per assunto: “competente” .. dall’altra una madre della quale per caso s’ignorano gli eventuali titoli ma che in automatico assume il ruolo della ignorante e buzzurra, retrograda, antiscientifica, no-vax, complottista, ligure avara … vedremo fra due anni .. se I TIMORI sull’Mrna .. espressi dal quel vecchio sclerotico di un francese si riveleranno una bufala .. in caso contrario si dovrà contare coloro che all’appello saran qui a rispondere: “presente” !
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