La Corte di Cassazione ha annullato con rinvio la condanna a 4 anni e 4 mesi che era stata decisa dalla corte d’appello ai danni del noto politico vercellese Roberto Rosso. L’ex assessore della Regione Piemonte di Fratelli d’Italia dovrà così essere nuovamente processato in Appello difendendosi nuovamente dall’accusa di voto di scambio politico mafioso.
La vicenda che coinvolge Rosso risale al 2019, venne fuori all’interno di una inchiesta della Dda sulla presenza della ‘ndrangheta nel Torinese. Vicenda che venne poi inserita nel maxiprocesso chiamato Fenice-Carminius. La Cassazione, sempre oggi, per un’altra delle posizioni discusse a Roma, quella dell’imprenditore Mario Burlò, ha annullato senza rinvio l’accusa, per fatti non collegati a quelli di Rosso, di concorso esterno in associazione mafiosa.
Tutto da rifare dunque per Rosso che dovrà affrontare un nuovo processo per i presunti contatti tra di lui e due uomini ritenuti ‘ndranghetisti, Onofrio Garcea e Francesco Viterbo, risalenti alla campagna elettorale delle regionali 2019. Secondo le accuse Rosso aveva promesso 15mila euro a Garcea e Viterbo in cambio del loro impegno a racimolare voti.






Tempo fa, qualcuno ci Burlò?!
Se le sentenzze,
diverse ma parallele
che condannarono
Mario Burlò e Roberto Rosso
sono state ANNULLATE
.. ma solo una con rinvio
vuol dire che secondo la
Alta Corte erano SBAGLIATE
.. probabilmente perchè il Giudice
fu influenzato (invece che da prove)
dalla presunta “calabresità”
di alcuni dei protagonisti
(un concetto, se non “basato”,
di puro razzismo ..).
Purtroppo pare che il caso di Burlò
fosse ancora meno basato
e l’errore esponenzialmente maggiore
(visto che, oltretutto,
Burlò ebbe 7 anni e il “nostro” 4)
.. ammenochè .. c’è un’altra spiegazione:
Burlò ha le spalle .. solo un po’ più larghe ..
(in fatto di .. certe protezioni …)
…..
CALABRISELLA – canzone popolare Calabrese –
Valzer Cover fisarmonica By Noemi Gigante
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