Ecco la Giunta del Cirio bis, il vercellese ancora una volta ignorato

 

Oggi è stata varata la Giunta del Cirio Bis che guiderà la Regione per i prossimi cinque anni. Una squadra di assessori che, clamorosamente, come abbiamo già scritto qualche giorno fa e ripetiamo, ancora un volta ignora un territorio come il vercellese rimasto a bocca asciutta nelle nomine regionali ( e accade ormai da decenni), pur avendo un candidato del partito oggi sulla cresta dell’onda, Fratelli d’Italia, come Carlo Riva Vercellotti, che, con oltre quattromila preferenze, è il consigliere regionale percentualmente più votato (nel rapporto tra voti e abitanti) appena dopo il sindaco di Casale Monferrato Federico Riboldi. A Riboldi è stato assegnato l’assessorato alla  Sanità, forse il più importante della Regione, se si considera che gestisce l’80% del budget dell’Ente. A Carlo Riva Vercellotti, ex presidente della Provincia, consigliere regionale che nella passata legislatura è stato tra i più presenti e attivi in assoluto, non è nemmeno stato proposto il ruolo di presidente del Consiglio regionale. Ma tant’è.

La prima cosa da rilevare nella nuova giunta Curio è il numero alto di competenze che il rieletto presidente del Piemonte ha tenuto per sé, eccole: Coordinamento politiche regionali, legalità, Diritti, Pnrr, Fondi europei e rapporti con le istituzioni Ue, Rapporti con la Conferenza Stato-Regioni, Affari internazionali e comunicazione, Grandi eventi, Benessere animale.

Al fianco di Cirio nel ruolo di vicepresidente, Elena Chiorino (FdI) che conserva Istruzione, Merito e Diritto allo studio universitario, Lavoro, Formazione professionale e Welfare aziendale, aggiungendo i Rapporti con le società a partecipazione regionale che nella scorsa legislatura erano in capo alla Lega.

Restando nel partito di Giorgia Meloni, al capogruppo uscente Paolo Bongioanni vanno Commercio Agricoltura e cibo, Parchi, Caccia e pesca, Peste suina. Marina Chiarelli, new entry meloniana direttamente dal Comune di Novara dov’era vicesindaco, assume un pesante pacchetto di deleghe composto da Turismo, Cultura Sport e Post olimpico, Pari opportunità e Politiche giovanili. Maurizio Marrone, che avrebbe rifiutato la Sanità, si occuperà di Politiche sociali e dell’integrazione socio-sanitaria, Emigrazione e cooperazione decentrata e internazionale, Usura e beni confiscati, Politiche della casa, delle famiglie e dei bambini. Infine tra i meloniani come detto Federico Riboldi il quale occuperà la pesante e non sempre comoda poltrona di assessore alla Sanità, delega che associa anche quelle a Livelli essenziali di assistenza, Prevenzione e sicurezza sanitaria e la strategica Edilizia sanitaria.

Passata da sette a due assessori la Lega che dopo accese trattative interne rischiera l’uscente Matteo Marnati che sostanzialmente mantiene le deleghe che aveva, occupandosi di Ambiente, energia e coordinamento del Tavolo permanente regionale per l’emergenza alla siccità, Innovazione, ricerca e connessi rapporti con Atenei e centri di ricerca pubblici e privati, Servizi digitali per cittadini e imprese. Entra per la prima volta a Palazzo Lascaris per immediatamente trasferirsi al Grattacielo l’altro leghista, Enrico Bussalino, presidente della Provincia di Alessandria e fedelissimo del conterraneo mandrogno Riccardo Molinari. A lui vanno temi fortemente identitari per la Lega come l’Autonomia, ma anche la Sicurezza (su cui avevano messo gli occhi i Fratelli d’Italia) e Polizia locale, per non dire dell’Immigrazione, cui si aggiungono Logistica e infrastrutture strategiche, ma anche gli Enti locali.

Due riconferme per Forza Italia. Marco Gabusi continua a occuparsi di Trasporti e infrastrutture, Opere pubbliche e difesa del suolo, Protezione civile e gestione dell’emergenza profughi. Riassegnato il Bilancio all’altro azzurro, Andrea Tronzano che avrà anche Finanze e programmazione economica e finanziaria, Sviluppo delle attività produttive, industria, artigianato, Pmi e imprese cooperative, insieme all’Internazionalizzazione e attrazione investimenti. A completare la formazione, i due assessori della lista civica del presidente. A Marco Gallo le deleghe relative allo Sviluppo e promozione della montagna, aree interne e Gal, Sistema neve, Tutela delle aree protette (foreste, parchi, aree Unesco, Sic e Rete Natura 2000), Attività estrattive, Programmazione territoriale, paesaggistica ed urbanistica, Biodiversità e tartuficoltura. Gian Luca Vignale si occuperà di Personale, Organizzazione e patrimonio, Affari legali e contenzioso, Rapporti con il Consiglio regionale, Delegificazione e semplificazione dei percorsi amministrativi, Fondi di Sviluppo e Coesione.

Annunciata anche la nomina dei due sottosegretari, anche se ancora non sono state decise per loro eventuali deleghe. Come ampiamente annunciato uno dei due è l’ex capogruppo leghista Alberto Preioni, mentre l’altro posto va all’ex parlamentare di Forza Italia Claudia Porchietto.

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