Hanno preso il nome, “La scala di seta”, dal titolo di un’opera di Rossini. Sono un Ensemble di affermati musicisti, alcuni dei quali fanno parte dell’organico delle orchestre della Scala e del Regio di Torino: si sono uniti con lo scopo di divulgare, in forma cameristica, in collaborazione con cantanti di alto livello, alcune delle pagine più note e significative del repertorio operistico.
Giovedì 3 aprile, alle 21, saranno al teatro Civico, dopo il “tutto esaurito” fatto registrare di recente al teatro Manzoni di Monza (con un bis già programmato, visto il successo, al “Villoresi”) con un programma affascinante, carezzevole e divertente. L’organizzazione è della Società del Quartetto.

La serata si intitola “Night at the Opera”, che è il titolo sia di uno dei più famosi film comici dei fratelli Marx (Anni Trenta) sia di un celebre Album dei Queen.
Sono due, adesso, i musicisti fissi dell’Ensemble, i chitarristi classici Alberto Bocchino e Antonello Ghidoni che, allievi di Angelo Gilardino, tra gli Anni Ottanta e Novanta, avevano dato vita ad quotatissimo duo di chitarra. Gli altri quattro musicisti (un violinista, un violoncellista, un flautista, un clarinettista), cambiano di volta in volta, anche se alcuni di loro stanno diventando stabili; quattro anche i cantanti, pure loro intercambiabili: un soprano, un mezzosoprano, un tenore e un baritono. Una curiosità vercellese: anche se stavolta non ci sarà, spesso tra le voci c’è anche quella di Lorenzo Battagion.
Giovedì 3 aprile, al Civico, l’organico sarà il seguente: Alberto Bocchino e Antonello Ghidoni (chitarra), Nicola Zuccalà (clarinetto), Claudio Merlo (violoncello), Pierantonio Cazzulani (violino) e Gianni Biocotino (flauto). Quindi i cantanti: Sara Cervasio (soprano), Elena Serra (mezzo soprano), Danilo Formaggia (tenore) e Carlo Morini (baritono). Direttore, Antonello Ghidoni.
Eseguiranno di Gioacchino Rossini, l’Ouverture da “Il barbiere di Siviglia”, quindi due arie celeberrime, sempre dal “Barbiere”: “Una voce poco fa” e “Largo al factotum!”.
Quindi, di Giacomo Puccini, “Sì, mi chiamano Mimì” da “La Bohème” e “Nessun dorma”, dalla “Turandot”. Poi, ancora dal “Barbiere” di Rossini, “Mi par d’esser con la testa”.
Il pubblico potrà successivamente ascoltare l’”Intermezzo” dalla “Cavalleria Rusticana” di Mascagni, poi “Habanera” dalla “Carmen” di George Bizet.
Gran finale tutto verdiano, con quattro celebri arie da “Rigoletto”: “Cortigiani, vil razza dannata”, “Vendetta tremenda vendetta”, “La donna è mobile” e “Bella figlia dell’amor”. In più anche “Sempre libera” dalla “Traviata”. Un programma che ha entusiasmato il pubblico monzese (come gli altri melomani dei teatri o auditori in cui viene proposto) con ripetute richieste di bis.
Il biglietto, che costa15 euro, potrà essere prenotato alla Società del Quartetto, a partire da lunedì 24.
L’Ensemble ha tenuto numerosi concerti in Italia e all’estero, con tournée in Indonesia, Tanzania, Marocco, Russia, Moldavia e Giappone; inoltre è stato invitato a rappresentare la cultura musicale italiana presso numerose ambasciate italiane all’estero. Da sottolineare l’invito rivolto alla formazione musicale a tenere il Concerto di Natale per ilmProgramma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite, alla presenza degli ambasciatori di tutto il mondo, presso la sede del WFP (World Food Programme) a Roma.






Dopo la strepitosa tournée
che già comprende Monza, Vercelli
con le .. successive, inevitabili,
serate di successo che .. seguiranno
presso i teatri di chissà quante altre città,,
speriamo che
il gruppo approdi davvero a Roma/WFP
per il Concerto di Natale
e che, a causa delle ristrettezze di Usaid
(dovute a Trump)
il cenone dei salvatori
non assomigli troppo
a quella dei sommersi
per le guerre, carestie
e, ovviamente,
il cambiamento climatico.
Wfp/ chi è
https://it.wfp.org/chi-siamo