La scuola riapre in Valsesia, non con le lezioni ovviamente, ma con un progetto di assistenza dei ragazzini i cui genitori sono impegnato al lavoro. La campanella risuonerà nelle classi di Borgosesia, Varallo e Quarona, in provincia di Vercelli.
Il progetto pilota nasce da una idea proposta dall’onorevole Paolo Tiramani (leggi qui e qui), sindaco di Borgosesia, che ha avuto già l’approvazione della Regione e prevede aule da quattro o cinque bambini, educatori con la mascherina, test sierologici per genitori e assistenti, mani lavate una volta all’ora, stanze aerate almeno dieci minuti ogni ora e pranzo seduti al proprio banco anziché in mensa. Un progetto su cui ovviamente la curiosità è grande e rispetto al quale vi sarà l’osservazione anche del resto d’Italia. Perché non è detto che se dovesse funzionare bene non potrà essere replicato anche in altre realtà. Ad esempio già anche il Comune di Firenze aveva manifestato il suo interesse all’idea.
I bambini saranno ospitati dalle 8 alle 18 per dare una sostanziosa mano ai genitori che vanno al lavoro. Già in 22 bambini tra i 3 e i 10 anni che finora si sono iscritti a Borgosesia. Altri 9 sono iscritti a Quarona e 5 a Varallo. Costo del servizio 15 euro al giorno, compresi i pasti.
“Aiutiamo le famiglie che sono in difficoltà – spiega Paolo Tiramani-. Non tutti hanno nonni o parenti a cui affidare i loro figli”.