È stata la procura della Repubblica stessa a chiedere l’archiviazione dell’inchiesta che aveva avviato quattro anni fa nei confronti dei vertici della Piccola Opera Charitas di Vercelli, accusati dí epidemia colposa per non aver rispettato i protocolli anticovid, provocando in tal modo la morte di nove ospiti della struttura, tra gli 89 e i 101 anni.
Ma, assistiti dagli avvocati Roberto Rossi e Maurizio Riverditi di Torino, la presidente della Rsa di via Rosanna Re (proprio attigua alla procura) Tiziana Archero e suo figlio, Riccardo Cavaglià, direttore della struttura, hanno potuto dimostrare di aver ottemperato a tutte le linee guida disposte dalle autorità sanitarie e quindi di non avere alcuna responsabilità dei decessi e la Procura stessa ha archiviato l’indagine, prosciogliendo da ogni accusa gli indagato. Archiviata anche la posizione di una decina di dipendenti che, secondo l’accusa, si erano recati a lavorare durante la pandemia, pur avendo contratto il Covid.






Sono convinto anch’io
dell’opportunità dell’archiviazione,
s’è
“ottemperato a tutte le linee guida
disposte dalle
Autorità Sanitarie” .. A.S. che,
al contrario dovrebbero essere indagate
.. nelle “linee guida”
ma .. siamo buoni,
e .. perdoniamo !?!
…
Chi muore giace
e chi vive si dà pace
?!?