Brutte notizie per il mondo dello sport vercellese: ad un soffio dai 74 anni, li avrebbe compiuti il 13 luglio, si è spento Giuliano Zoratti, conosciutissimo e grande allenatore della Pro Vercelli degli anni ‘80/‘90, la Pro di Celoria, per intenderci.
Zoratti si è spento dopo avere lottato contro un brutto male e lascia la moglie, Maria Grazia, e la figlia, Veronica.
La sua carriera di allenatore inizia come vice di Giacomini nel Milan e nel Torino. Il suo primo incarico da primo allenatore però è con la Pro Vecelli nel 1986, per rimanere sulla panchina delle bianche casacche fino al 1990: quando passa alla Massese.
L’ultima partita alla guida delle bianche casacche, il 3 giugno 1990, rimarrà per sempre il ricordo più amaro per Zoratti: quella squadra stupenda che aveva a lungo rivaleggiato con il Siena per la promozione diretta in C1 e che, prima della gara maledetta di Pontedera, aveva incassato 12 gol in tutto il campionato, ne subisce ben sei in un colpo solo. Tramonta il sogno della C1 e tramonta anche la Pro che, travolta da una crisi finanziaria, non riesce a reiscriversi in C2 ed è costretta a ripartire con la la dirigenza Rossi dalla Promozione.
Negli anni successivi Zoratti allena poi decine di squadre tra cui anche Livorno, Reggina, Novara, Alessandria, e diverse squadre friulane. Nel 2015 proprio la Provincia di Udine gli conferisce il prestigioso premio intitolato a Enzo Bearzot. Riconoscimento che la Provincia di Udine e l’Associazione Panchina Verde attribuiscono all’allenatore distintosi nel settore giovanile e nei dilettanti della provincia di Udine, ma anche fuori regione. Con Zoratti scompare anche un pezzo della storia della Pro Vercelli.





