Con la protesi bionica Gabriele può finalmente volare

Gabriele Luberto, 17enne di Vercelli, studente dell’Istituto Tecnico Aeronautico a causa di una malformazione congenita alla nascita, ha un sottosviluppo della mano sinistra e l’assenza delle dita. Il suo più grande desiderio è però sempre stato quello di pilotare un aereo in giro per il mondo, solcare i cieli, nonostante le sue limitazioni all’arto sinistro. Per questo motivo dopo aver visitato diversi centri italiani per protesi, Gabriele e i suoi genitori si sono rivolti all’Officina Ortopedica Maria Adelaide di Torino.

Qui è stata applicata al giovane vercellese una protesi parziale alla mano sinistra, la i-Digits quantum, una sorta di “guanto” con delle dita intelligenti che si muovono grazie ad un microprocessore e a due batterie. Si tratta di una vera prima volta in Italia, in quanto si parla di una novità tecnologica mai utilizzata nel nostro paese. Questa protesi consente di accedere a una presa automatizzata spostando i-Digits in una delle quattro direzioni. C’è un accesso immediato a 20 prese pre-programmate e ad altri 12 modelli di presa personalizzati, consentendo un’enorme versatilità e flessibilità.

Il costo totale della protesi applicata da Officina Ortopedica si aggira intorno ai 50.000 euro, di cui 17mila euro sono stati versati dal SSN.

Officina Ortopedica è una delle poche realtà accreditate in Italia per l’applicazione degli arti bionici sviluppati dalla Touch Bionics, azienda scozzese che ha realizzato questi apparecchi per i reduci dall’Afghanistan.

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