Il Cinema alla ripartenza dopo le chiusure: riuscirà a vincere la sfida con lo streaming casalingo?

Che il Cinema stia pian piano ripartendo è ormai un’evidenza ma nonostante le belle iniziative, gli ottimi film tornati in sala e molte soddisfazioni anche in termini di botteghino (soprattutto per l’ora in proiezione Dune), molti ancora si pongono domande circa la situazione sanitaria. Scenario sicuramente migliorato e, si spera, in continuo miglioramento rispetto a prima ma il Cinema è veramente pronto a ripartire, con un pubblico ormai abituato da più di un anno a questa parte alla comodità dello streaming?

L’interrogativo è stato al centro di una inchiesta fatta partire da TgCom24 (qui il video completo:  https://www.tgcom24.mediaset.it/2021/video/il-cinema-le-sale-le-piattaforme-e-ripartenza-_38481285-02k.shtml ) dove, ad aver dato un primo spunto riflessivo, è stato il giornalista Giorgio Viaro, direttore della rivista cinematografica Best Movie.

«Il cinema, in sala, attraversa un momento di grande crisi, può essere un momento di crescita o di difficoltà che semplicemente si conferma». Difficoltà dovuta anche dall’allontanamento di una certa tipologia di pubblico: «C’è un pubblico che non muore, che è quello dei Me contro Te, dei grandi cinecomic come Avengers e Black Widow; poi c’è il pubblico d’essai, di generazioni più anziane, delle matinée come si diceva una volta; poi c’è tutto il resto del pubblico dei 20enni o un po’ più adulto dei 30-40enni: lì c’è un po’ di crisi».

Crisi rappresentata, come prima annunciato, dalla guerra aperta con le piattaforme casalinghe: «Tutto lo streaming che abbiamo a disposizione ci ha abituato che magari abbiamo per 9-10 euro al mese centinaia di film, con 30 euro magari 3 piattaforme e migliaia di titoli a disposizione» – prosegue Viaro – «Se il rapporto è questo, pensare di avere con 30 euro un solo film per tutta la famiglia diventa inconcepibile a livello economico. È il rapporto tra le due cose secondo me che crea lo scostamento, anche psicologico, in una famiglia».

A definire un risultato, però, a prescindere da qualunque tipologia di congettura, sono sempre i numeri. A tal proposito Dune, l’ultimo film di Villeneuve, a seguito di Fast & Furious 9 e Shang Chi, è un altro successo al botteghino post-lockdown che, al momento, può contare sui dati raccolti di 24 mercati europei: il weekend di apertura ha saputo mettere assieme 37 milioni di dollari (di cui oltre 2 in Italia); un dato che ha di fatto stracciato ogni altro esordio del 2021, contando comunque i gusti americani ben diversi da quelli del nostro continente poiché si poteva supporre che l’adattamento del romanzo di Frank Herbert sarebbe stato accolto in Europa maggiore curiosità rispetto a Black Widow (superato del +33%) o Shang-Chi (+58). Non resta che attendere i risultati di America e Cina per decretare, forse una volta per tutto, il grande ritorno della Settima Arte!

 

Emanuele Olmo

 

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1 commento

  1. Il cinema è la vittima predestinata, un simbolo (fra i primi) da distruggere nel nome della fine di ogni socialità, se a PERDERE sarà il progetto Globalista, alla lunga, il Cinema “TORNERÀ VITTORIOSO”!… magari anche.. più maturo.. “migliorato”!!

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