Il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo Dario Franceschini sta avanzando molte iniziative in ambito cinematografico e tecnologico per cercare di far fronte anche al periodo di enorme crisi del settore cui i lavoratori stanno vivendo. Se tempo fa aveva dichiarato di voler creare una Neflix della cultura italiana, oggi ha parlato direttamente al Sole 24 Ore di una nuova proposta per ampliare gli studi romani di Cinecittà e trasformarla in una Hollywood europea, grazie al supporto del Gruppo CDP.
“L’ipotesi su cui stiamo lavorando è che il gruppo CDP (Gruppo Cassa Depositi e Prestiti) entri in Cinecittà. Questo consentirà di conferire a Cinecittà un’area grande come quella attualmente occupata dagli studios. Stiamo costruendo le condizioni per un salto di qualità assoluto: una grande operazione industriale per l’Italia e per Roma. Non è fuori luogo parlare di Hollywood europea” – dichiara il Ministro.
Cinecittà, dunque, acquisterebbe un territorio adiacente e di proprietà del gruppo CDP, cosa che gli permetterebbe di raddoppiare gli spazi lavorativi e di usufruire di un ulteriore partnership commerciale. Il Ministro ha poi proseguito, in merito al coinvolgimento del gruppo: “Noi ci abbiamo messo 10 milioni di euro e CDP sta andando avanti nella strutturazione della società e nella ricerca di partner privati. In prospettiva potrebbe diventare un progetto molto più vasto, che si integra con quello di Cinecittà. Vorrei costruire meccanismi che favoriscano la crescita di grandi aziende italiane in questo settore”.
Al fondo per il Cinema, che dal 2016 è arrivato a 400 milioni di euro e sostiene i crediti d’imposta, sono stati annessi “per far fronte all’emergenza 150 milioni, così da portare l’aliquota del tax credit dal 30 al 40 per cento. Con la legge di bilancio le risorse del fondo cinema aumentano di 240 milioni, passando a 640 milioni totali l’anno. Questo ci consentirà di mantenere in via strutturale il credito d’imposta al 40 per cento”, conclude il Ministro.
Emanuele Olmo





