Prosegue l’entusiasmo per la realizzazione a Borgosesia della Fontana per Emanuela, la fontana contro le mafie. In un tweet Rita Dalla Chiesa ha promesso una sua prossima visita in città per vedere il monumento e le visualizzazioni del video realizzato da “Uno Mattina” sul monumento sono state da record.
«E’ la gente che ci sta dando le più grandi soddisfazioni – dice il Sindaco Paolo Tiramani – i cittadini apprezzano l’opera che, come ha detto Vittorio Sgarbi, è un monumento che parla chiaro ai bambini, ai giovani, agli adulti, ai vecchi: questa fontana ha il dono di essere estremamente comunicativa, e noi ne siamo felici, perché è per la nostra gente che l’abbiamo voluta, per rendere sempre più bella Borgosesia. Oltre a ciò – aggiunge il Sindaco – c’è stato anche un grande interesse da parte dei media nazionali, che hanno dato largo spazio all’iniziativa: a partire dal TG2 per arrivare a La Vita in Diretta, da Uno Mattina a diversi settimanali su carta e online: si è parlato in tutta Italia di Borgosesia in termini positivi».
Da Borgosesia fanno sapere che per coloro che desiderano approfondire la loro conoscenza del monumento e della sua storia, fino a sabato 21 settembre è visitabile la mostra al Teatro Pro Loco: dalle 9,30 alle 12.00 e dalle 14,30 alle 16,30 è possibile prendere visione dell’interessante percorso espositivo, che accompagna i visitatori alla scoperta dell’articolato sistema operativo che ha condotto alla creazione della fontana, frutto di interessanti sinergie tra tecniche e sensibilità diverse. I professionisti dello Studio Dan sono spesso presenti nell’area espositiva, sempre disponibili a fornire ai visitatori dettagli ed informazioni sul loro lavoro, sintesi perfetta di tradizione ed innovazione.
«In questi giorni diverse scuole del territorio stanno visitando la mostra – commenta ancora il Sindaco – ci teniamo molto, come ho detto anche durante l’inaugurazione, a trasmettere ai bambini e ai giovani il valore di quest’opera, sottolineato anche da Nando Dalla Chiesa: il gesto del Generale che consegna il proprio berretto da carabiniere ad un bambino è il simbolo di ciò che ogni adulto dovrebbe fare, ossia consegnare il passato pulito alle giovani generazioni».





