Dopo appena sei anni dall’accordo (era il dicembre del 2012) che aveva portato Banca di Asti ad acquisire il 60,42% di Biver Banca, l’istituto astigiano ha concluso l’operazione per acquisire il controllo completo di Biver Banca. La firma per l’accordo tra Banca di Asti (rappresentata dall’Ad Carlo Demartini), Fondazione Cassa di Risparmio di Biella (presidente Franco Ferraris) e Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli (presidente Fernando Lombardi) è arrivata l’altro ieri per una cifra di 125 milioni di euro.
L’operazione prevede il conferimento a Banca di Asti di tutte le azioni Biverbanca detenute da Fondazione Cr Biella e Fondazione Cr Vercelli – ossia il 39,58%, complessivamente del capitale sociale – con conseguente emissione da parte di Banca di Asti in favore della Fondazioni CR di Biella e Fondazione CR Vercelli di “azioni – si legge in una nota -, derivate da un aumento di capitale loro riservato, pari complessivamente a circa il 15,28 % del capitale sociale di Banca di Asti. Le parti hanno fissato i termini economici del conferimento determinando in 11,60 euro il prezzo di emissione delle azioni Banca di Asti (pari al prezzo medio delle azioni Banca di Asti registrato sul mercato “Hi-MTF” degli ultimi 12 mesi) e 125 milioni di euro circa la valutazione convenzionale delle partecipazioni Biverbanca oggetto di conferimento”.
Con l’operazione Banca di Asti acquisisce il pieno controllo di Biverbanca e in cambio le due Fondazioni di Biella e Vercelli entrano a far parte dell’azionariato che controlla Banca di Asti, a fianco di Fondazione Cr Asti (che con oltre il 30% resta l’azionista di riferimento), Popolare di Milano e l’azionariato diffuso (oltre 26 mila soci). L’accordo prevede che vi sia una partecipazione diretta di rappresentanti delle due Fondazioni nel Cda di Banca di Asti e negli altri organi della Banca (l’elezione arriverà con l’approvazione del Bilancio 2018). Così alla Fondazione di Biella spetteranno due amministratori, tra cui il vicepresidente, mentre uno andrà a Vercelli.
L’Operazione genera un potenziamento dell’assetto del Gruppo Cassa di Risparmio di Asti grazie alla generazione di sinergie di carattere industriale e ad una più ottimale allocazione del capitale. Viene però ribadito che resta fermo l’interesse del Gruppo a proseguire il sostegno dell’economia locale e la partecipazione a iniziative del territorio finora realizzate da Banca di Asti e da Biverbanca. Una delle clausole dell’accordo prevede infatti la conservazione del marchio “Biver Banca”, anche nel caso di sua fusione in Banca di Asti.
I Presidenti delle Fondazioni di Asti, Biella e Vercelli, socie di Banca di Asti e BiverBanca hanno espresso grande soddisfazione per il buon esito dell’operazione
Nei prossimi giorni vi saranno approfondimenti e valutazioni sull’accordo.