Aziende in crisi: per i florovivaisti perdere la primavera equivale a perdere un anno di lavoro – lettera

Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera di questa piccola azienda florovivaistica rappresentativa di una situazione di enorme difficoltà per il mondo dle lavoro, legata alle disposizioni di emergenza per il coronvirus. Sebbene si possa pensare che quella dei fiori sia tratti una nicchia del mondo produttivo, questa lettera ben rappresenta i danni che una prolugnata chisura totale delle attività potrebbe creare nella catena occupazionale di media, piccolo e piccolissimo livello, danneggiando a volte in modo irreparabile il sostentamento di migliai e migliaia di persone. La lettera, dunque, è un appello alle istutizioni affinché le misure di sostegno a tutti i livelli non rimangano solo parole o decreti annunciati in tv o sui social, ma diventino azioni tangibili e concrete subito.

 

 

 

Gentile Redazione,

 

 

Sono un florovivaista e ho una piccola azienda molto specializzata. Produco varietà di camelie, azalee e rododendri di alta qualità. Come è noto a tutti, le vicende dell’epidemia di coronavirus ha causato restrizioni alle persone e alle aziende, oltre che danni alla salute di grande portata.

Mi permetto di segnalare alla vostra attenzione la drammatica situazione che riguarda anche buona parte del comparto florovivaistico, poiché la vendita delle cosiddette acidofile avviene tra marzo e maggio attraverso i garden, le fiere, le esposizioni floricole. Le vendite, insisto, sono concentrate solo in un paio di mesi, perderli significa perdere un anno intero di lavoro e non avere incassato nulla per poter tirare avanti l’anno successivo.

Sono certo che l’Italia si riprenderà e che tutto ripartirà ma, le mie piante saranno sfiorite fino alla primavera prossima 2021. Paradossalmente se fosse successo tutto in un altro periodo, come per chi vende tutto l’anno o in un’altra stagione, io avrei continuato la mia attività di cura delle piantine, senza drammi con i miei due collaboratori.

 

Vi chiedo di segnalare la situazione di questo settore alle autorità competenti, ma anche all’opinione pubblica, in modo che se pur, piccole aziende, possiamo con coraggio e con iniziativa portare avanti l’attività. Forse questa grave situazione potrebbe essere un’opportunità per conoscere meglio il lavoro di tutti, oltre che per avere ben chiari i pregi e i difetti di tante persone il cui merito dovrebbe essere quello di migliorarsi sempre.

 

Distinti saluti e grazie

Tibi Cristiano

Azienda Florovivaistica

 

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