Lo scorso 16 febbraio gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Vercelli, con il prezioso ausilio dei colleghi della Squadra Mobile di Firenze, hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere nei confronti di un venticinquenne marocchino, gravemente indiziato del reato di atti persecutori nei confronti della ex compagna.
Il giovane, gravato da numerosi precedenti penali e di Polizia, era già stato raggiunto lo scorso novembre dall’ammonimento del Questore di Vercelli a causa delle condotte gravemente moleste e pericolose che aveva messo in atto nei confronti della donna, senza però che tale provvedimento amministrativo sortisse gli effetti sperati.
Gli episodi assillanti invece sono proseguiti e la donna si era finalmente convinta a denunciare le attenzioni indesiderate dell’uomo, che è stato poi raggiunto immediatamente dal divieto di avvicinamento emesso dalla Procura di Vercelli.
Nonostante le molte avvertenze il giovane ha continuato a tempestare la sua vittima di messaggi e telefonate, ha avvicinato i familiari chiedendo di intercedere per lui e si presentava presso il luogo di lavoro e presso il domicilio, causando alla ragazza un fondato timore per la propria incolumità e un perdurante stato di ansia, con significativa alterazione delle abitudini di vita.
Dopo una serrata attività, il giovane è stato alla fine rintracciato in un alloggio fatiscente della prima periferia di Firenze ove, al termine degli accertamenti di rito esperiti presso la Questura della città toscana, l’arrestato è stato arrestato e portato in carcere a Sollicciano (FI) a disposizione dell’A.G.
L’arrestato, sottolineano dalla Questura, “è a oggi solamente indiziato di delitto e la sua posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente solo dopo l’emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato in ossequio al principio costituzionale di presunzione di non colpevolezza.”






Il venticinquenne marocchi*o
(che io definirei
prudentemente
come magrebino
in attesa di cittadinanza italiana)
s’è comportato da vero italiano
dirigendosi in una nostra città d’arte
per antonomasia, bene
(sensa nulla togliere
alla Sua precedente scelta di Vercelli).
Siamo sicuri che non vi ci sia recato
su suggerimento della ex.
che sapeva quanto il giovane
amasse l’arte
e meritasse di “possedere”
(spiritualmente)
un’altra donna.
Andò così:
..
“”Scusi signore” Perdoni ..
.. un favore piccolo gli chiedo
La porti un bacione a Firenze
.. Son figlia di migrante,
per questo son distante
Lavoro perché un giorno a casa tornerò
La porti un bacione a Firenze
Se la rivedo e gliene renderò..ecc.ecc. ”
e Lui:
“Bella bambina” .. Il tuo bacione a casa porterò
E per tranquillità fin da quest’ora (Questura ndr)
In viaggio chiuso a chiave lo terrò
E appena giunto là, bimba ti giuro
Il bacio verso il cielo andrà sicuro (corretto! ndr)
Io porto il tuo bacio a Firenze
Che ll’è la tua città ed anche ll’è di me
Porti il tuo bacio a Firenze
E mai giammai potrò scordarmi te
Sei figlia de migrante per questo sei distante
Ma sta sicura un giorno a casa tornerai
Porti il tuo bacio a Firenze
E da firenze tanti baci avrai
Ll’è vera questa storia e se la un fosse
La fo passar per vera sol perché
So bene i lucciconi e quanta tosse
Gli a chi distante dalla patria gli è ..ecc.”
..
La Porti Un Bacione a Firenze – Nada
https://www.youtube.com/watch?v=XmfkRpY0Lz0
1-c.
Per i vercellesi-pratesi:
..
Francesco Nuti – La porti un bacione a Firenze (1983)
https://www.youtube.com/watch?v=gqhjcYevUfs
2-fine