A poche ore dall’annuncio del prefetto sul giro di vite contro la mala movida nelle notti del weedkend, ecco che – fuori weekend – si scatena la follia alcolica di alcuni ragazzi in piazzetta Pugliese Levi, ennesima bravata che manda su tutte le furie gli abitanti di via Verdi: liti furibonde, fioriere rovesciate (persino un pesantissimo pinetto collocato di fronte alla piazzetta, lungo alcuni negozi di via Verdi), cassonetti presi a pugni, urla belluine, bestemmie, sfide alle forze dell’ordine.
Tra i protagonisti più attivi una ragazzina con la canotta bianca (quella che ha rovesciato il pinetto e altre fioriere) e un un ragazzo (uno dei due della lite originaria, che altri giovani hanno cercato di sedare: questo è giusto rimarcarlo) il quale ha avuto la (per lui) pessima idea di tornare sul luogo del “misfatto”, quando erano già arrivati i carabinieri. Subito individuato dagli abitanti della via, scesi anche in strada perché davvero all’esasperazione, il ragazzino è stato identificato dai carabinieri che gli hanno impartito (secondo gli abitanti della zona) una ramanzina esemplare. Con le telecamere si sta cercando di risalire anche alla bulletta in canotta bianca.
Dunque, i controlli promessi dal prefetto nel fine settimana dovrebbero ampliarsi, prima che succeda qualcosa di assai più grave delle fioriere rovesciate. Non si tratta – dicono gli abitanti di via Verdi, in pieno accordo con tutti quelli del centro, molti dei quali vessati dalle angherie anche semplicemente sonore che impediscono loro di prendere sonno – di “militarizzare” la città, ma di collocare pattuglie opportune, anche in borghese, nei “soliti” punti più vessati. Sempre gli stessi, facilmente individuabili, in centro come in semi-periferia (la solita via Scalise, per intenderci). Pattuglie che farebbero da sicuro deterrente. E, qualora anche la deterrenza risultasse inefficace, è pure sempre vigente il codice penale.






La nostra società non educa ad alti valori, non tutti vanno ad ascoltare la Camerata Ducale (lo dico con rammarico). Cinquant’anni fa si diceva che gli stadi erano luoghi dove convogliare le energie meno positive di parte del popolo senza evitando che fosse alimentato il terrorismo (vero), far danni agli altri ed impedendo il sonno nei centri storici. Tale funzione (che corrisponde alla copertura della cacca che fa il gatto .. non ci eleva a filosofi greci) era facilitata, successivamente, dal concentrarsi della “movida” nella zona ex Montefibre che, già densa di macerie, non si faceva notare affatto alla mattina seguente, forse non si facevano interrogazioni al Comune o concentramenti avanti la Prefettura e noi borghesi dormivamo saporitamente nel nostro bel centro storico. Purtroppo, insieme alle scuole, i provvedimenti degli scienziati della tv aventi, si dice, lo scopo di salvare milioni di italiani dalla morte, hanno previsto la chiusura di tali valvole di sfogo. Da anni ogni tanto si vedono fioriere “‘mbursà” e si fa chiasso a tutte le ore. Anche i cani latrano.
Vraie, non si potrebbe prendere un po’ di vacanza e smettere di commentare tutto quello che passa sotto il suo naso ? Non discuto ovviamente il suo diritto ad esprimere la propria opinione, ma quello di maltrattare la sintassi della nostra lingua sì.