Ieri, nel Giorno del ricordo della tragedia delle Foibe, allo spazio Gioin di via Laviny, è stata inaugurata la mostra dal titolo “Una tragedia italiana: le foibe e l’esodo da Istria, Fiume e Dalmazia”. La mostra è stata allestita dal Comune e dalla Provincia, in collaborazione con il Centro Studi e Ricerche Storiche Piemontestoria, con il patrocinio di ANVGD, l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia. E come sul sito del Comune è stato registrato l’evento.
Ad accompagnare, dopo il taglio del nastro, lungo il percorso espositivo il Presidente del Centro Studi e Ricerche Storiche Piemontestoria Federico Cavallero e l’esperto Emanuele Ugazio.
“E’ doveroso ricordare questi avvenimenti – dice il Sindaco Roberto Scheda – è un triste episodio della nostra storia, che deve essere tramandata. E’ importante questa iniziativa, giunta alla 6° edizione perché permette ai giovani di conoscere e non dimenticare”.
Allo spazio Gioin, fini al 21 febbraio, sono esposti quadri, fotografie, manifesti politici e documenti d’epoca, oltre ad oggetti e cimeli d’epoca provenienti da collezioni private, che narrano la tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo degli istriani, e dei dalmati dalle loro terre durante la seconda guerra mondiale e nell’immediato secondo dopoguerra.
Prendendo la parola, il prefetto Lucio Parente ha osservato che “ricordare è doveroso, non si devono dimenticare le sofferenze dei popoli fiumano, istriano e dalmata, popoli che sono stati costretti a lasciare la patria abbandonando la propria vita, la propria storia, la propria identità. E’ doveroso tramandare ai giovani il dolore della ferita nella storia della nostra nazione”.
Sulla rilevanza del messaggio ai giovani anche il Presidente della Provincia Davide Gilardino “E’ necessario ricordare affinché non si verifichino più episodi di odio e violenza, la prima tragedia è stata quella delle foibe e la seconda non meno importante è stata quella del silenzio interno a questa tragedia. Il compito delle Istituzioni è quello di portare a conoscenza della realtà le giovani generazioni”.
“Ricordare questa pagina della storia nazionale è l’intento di questa iniziativa che mira a far conoscere la storia ai giovani – ha aggiunto l’assessore all’Istruzione Martina Locca – infatti abbiamo pensato ad un’esposizione che sarà aperta in primo luogo per le scuole cittadine, che avranno l’occasione, grazie alle visite guidate ed ai video di conoscere dal vivo i dettagli di quel periodo storico”.
“Il significato di patria come terra dei padri, quindi in senso lato attiene a quello di famiglia. In famiglia si deve condividere, parlare anche in momenti di grande negatività. Nel ‘900 l’Italia è stata una famiglia silenziosa, che ha rotto l’armonia famigliare, ricordando possiamo rammendare lo strappo” ha concluso l’on. Emanuele Pozzolo.
Presente tra numerose autorità l’Assessore Ombretta Olivetti.






(….) dice il Sindaco Roberto Scheda:
” è un triste episodio della nostra storia “.
…
“EPISODIO” mi pare piuttosto riduttivo
se non, quasi, irrispettoso verso le vittime.
Secondo la Treccani:
“Avvenimento della vita, caso, avventura,
considerati in sé stessi:
un e. triste, lieto;
ho assistito a un curioso episodio. c.
Fatto, manifestazione a carattere occasionale,
cioè non frequente o ripetuto o sistematico:
la sua scorrettezza va considerata come un semplice e.
in un comportamento generale sempre corretto”.
…..
https://www.treccani.it/vocabolario/episodio/
Persino la inconfutabile wikipedia parla de:
…..
“I massacri delle foibe
(in sloveno poboji v fojbah; in croato masakri fojbe;
in serbo mасакри фоjбе – masakri fojbe?)
sono stati degli eccidi ai danni di militari e civili italiani
autoctoni della Venezia Giulia,
del Quarnaro e della Dalmazia,
avvenuti durante e subito dopo la seconda guerra mondiale
da parte dei partigiani jugoslavi e dell’OZNA.
Il nome di tali eccidi deriva dai grandi inghiottitoi carsici
(chiamati in Venezia Giulia “foibe”)
dove furono gettati i corpi di alcune vittime
(o, in alcuni casi, le stesse ancora in vita).
Massacri delle foibe”
https://it.wikipedia.org/wiki/Massacri_delle_foibe
…
A meno che si ritenga di voler assumere, ai tempi di oggi,
una posizione intermedia fra;
“La tesi del genocidio nazionale” e
“Le tesi negazioniste”,
con una posizione dii apertura, di non rifiuto,
visto che il sindaco ha partecipato alla manifestazione
attraverso il suo impegno cola taglio del nastro,
ma volendo lasciar intendere che la parola “genocidio”
rimane indisponibile, è ancora sottoposto a Copyright ??