A 14 anni organizzano un torneo benefico di calcio: chapeau!

Roberto Scheda e Niccolò Tummino

È pressoché normale che si organizzino tornei calcistici, anche per beneficenza. Ma non è assolutamente normale che a farlo siano due quattordicenni. Sì, avete capito bene, due ragazzini di 14 anni. Si chiamano Niccolò Tummino e Roberto Scheda, giocano, rispettivamente nelle formazioni giovanili dei Diavoletti e del Torino e frequentano la prima Liceo Scientifico e la seconda Liceo Classico.

Il torneo che hanno deciso di organizzare, per lunedì 23 dicembre al campo “Bozino”, dove giocano i “Diavoletti”, sarà per otto squadre da cinque giocatori più il portiere e si chiamerà “Panissa Cup”.

Il riferimento al riso è naturale, pensando agli illustri nonni di entrambi: quello di Roberto Scheda si chiama come lui, è il sindaco di Vercelli, e il prossimo settembre inaugurerà “Risò”, la prima Fiera internazionale del riso, fortemente voluta (a partire dalla campagna elettorale) proprio da lui. Il nonno di Niccolò invece è Mario Francese, amministratore unico di Euricom e presidente degli Industriali risieri. Bella forza, dirà qualcuno, facile organizzare eventi sportivi con due nonni così. Invece no. Innanzitutto, quanti giovani pur con nonni blasonati riposano nella bambagia, coccolati fino alla maggiore età, e spesso ben oltre? Non Niccolò e Roberto, che hanno fatto tutto da soli: hanno cercato, soprattutto via WhatsApp, coetanei tra i tredici e i sedici anni, fino ad arrivare agli auspicati 64 calciatori (otto squadre con otto giocatori da far giostrare nei ventiquattro minuti totali delle singole partite) e hanno contattato gli sponsor (e qui il nome dei nonni può aver pesato), ricevendo l’ok da Moda Uomo Shop (“Tony Bisceglia è stato il primo a dirci subito sì”), Curtiriso, Gruppo Nuova Sa.Car, Formatex, Care Srl, Amr Wellness Lab, Marazzato, Generali (di Alberto Perazzo, viale Garibaldi, 17), e Riso Flora.

I due giovani con Tony Bisceglia e il presidente della Caritas Carlo Greco

Ottenuto il sì di questi sponsor, Niccolò e Roberto si sono messi al lavoro, allestendo le squadre, commissionando le magliette per ciascuna di esse, pensando ai nomi delle singole formazioni (con calciatori che arrivano anche da Robbio e da Trino), ai trofei (ogni squadra andrà a casa con una coppa), al pranzo (ovviamente anche a base di panissa) che sarà servito ai 64 giocatori tra la fase ad eliminazione diretta (inizio alle 10 del mattino) e quella pomeridiana delle due semifinali e della finalissima. Da sottolineare che per i singoli calciatori non ci saranno medaglie di rappresentanza, ma confezioni di riso e gallette di riso, tanto per restare in tema.

Nata dal proposito, più che lodevole, di trascorrere e far trascorrere a tanti giovani una giornata all’aperto, lontani da tablet e smartphone, il torneo avrà anche un’importanza benefica fondamentale: tolte tutte le spese organizzative, la parte rimanente investita dagli sponsor andrà alla Caritas. Alla presentazione del progetto, avvenuta l’altra sera al Bar Bijoux di corso Libertà, era presente anche il direttore della Caritas vercellese, Carlo Greco.

Dunque, questi due giovani, davvero alacri e intraprendenti, hanno anche un cuore grande così. Il 23 dicembre sarà una giornata davvero particolare (i due organizzatori contano su un buon pubblico al “Bozino”), ma i due stanno già architettando qualcosa per l’estate. Doppio chapeau!

Edm

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2 Commenti

  1. La notizia è davvero incredibile
    .. in un mondo (il nostro)
    fatto di adulti ormai lanciati
    in modo irrimediabile verso l’infantilismo
    ci sono ragazzini “affetti” dalla sindrome
    dell’eccesso di maturità …
    .. e, ci vien raccontato,
    altruisti in maniera abnorme
    .. ossessiva !?
    Son forse incapaci di volgere lo sguardo
    verso sé stessi a voler perseguire
    il proprio particulare.
    .. roba da fare impallidire
    i propri avi.
    Bravi ragazzi !
    Siate, tuttavia,
    quanto più teneri e comprensivi possibile
    con i vostri nonni .. anche quando “sbagliano” !1
    Indicate gli errori compiuti sin qui
    .. ricordando loro che,
    seguendo le orme dei nipoti
    (di quelli saggi, però)
    nulla è impossibile,
    I sogni s’avverano !
    (il Tempo c’è).

  2. Ragazzi,avete avuto un’idea straordinnaria.
    Mi compiaccio veramente per questo torneo con un nome così originale: “panissa cup”.
    Vi auguro di avere un pubblico da derby di serie ‘A”.
    Sono felice che ragazzi così giovani come Voi abbiano avuto una così geniale pensata.
    Mi auguro che molti vostri coetanei,purtoppo persi,allo sbando,che si giocano il loro futuro,si rendano conto di ciò che avete
    pensato e che rientrino nella normalità dei vostri begl’anni.
    GRAZIE VERAMENTE e sinceri AUGURI !!!

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