Vi avevamo appena raccontato la toccante vicenda dell’infermiera della Chirurgia e artista Francesca Matera che, guarita dal Covid, ha ringraziato Carlo Olmo – come operatrice sanitaria e come cittadina – per tutto ciò che sta facendo per aiutare la sanità vercellese, appoggiando e salvando così medici, infermieri e cittadini, che, sempre ieri sera, 25 aprile, al benefattore vercellese è arrivata un’altra magnifica testimonianza di un’infermiera, stavolta del Dea che, colpita dal Covid e guarita (proprio ieri), ha pensato subito lui.

Non essendo un’artista, Valeria Asaro – questo i nome della donna -, dopo aver raccontato i giorni di angoscia e la gioia incontenibile della sua rinascita, ha inviato al maestro dell’Accademia Shen Qi Kwoon Tai un lupo bianco col tricolofre disegnato dalla sua bambina. E ha aggiunto che domattina, alle 10, sarà lì alla Piastra, con tanti altri medici, infermieri e oss, per ringraziarlo. Tra l’altro dell’ultima donazione (ma sono in pochi a credere che sarà davvero l’ultima: intanto oggi ha consegnato al direttore della Casa di Riposo Alberto Cottini altri 100 camici e 10 visiere protettive) con la festa del Lupo Bianco in programma domani sarà Olmo stesso a parlare oggi alle 15,30 su Rete7 (canale 12 del digitale terrestre).
Ecco la lettera di Valeria Asaro:
“Buona sera caro maestro, scusi il disturbo.
Oggi 25 aprile la mia giornata si è chiusa con una grande gioia, la mia guarigione.
Questi 40 giorni di malattia sono stati duri: pensieri, preoccupazioni, sensi di colpa, da madre che protegge i propri figli, io ero diventata un pericolo per la mia bambina e il mio compagno.
Sensi di colpa per aver dovuto lasciare i miei pazienti e, la mia équipe, ma poi ho capito.
Io dovevo fermarmi, avevo bisogno di capire che avevo passato ogni limite umano.
Mi sento rinata, sono pronta a rientrare nuovamente a lottare, ma con la consapevolezza che non si può salvare il mondo, ma posso contribuire con il mio amato lavoro e con l’amore, sperando di far risplendere alcuni cuori che sembrano aver perso la luce.
Io volevo ringraziarla, perché lei mi ha dato forza, coraggio.
Le sue parole sprigionano forza e purezza e a me hanno fatto stare bene.
Le invierò un piccolo pensiero, che la mia bambina di 4 anni di nome Bianca ha fatto per lei.
Bianca sa già chi è il maestro Olmo e, volevamo omaggiarla di questa piccolissima cosa.
Grazie di cuore, ci vediamo lunedì.”
Valeria Asaro





