Il Tar: “Illegittima la delibera di San Germano che vieta di affittare alloggi agli immigrati”

 

Vercelli – Il Comune di San Germano non poteva vietare ai proprietari ai alloggi in paese di venderli o di affittarli agli immigrati, perché non aveva alcun potere per farlo. Lo ha deciso oggi il Tar Piemonte, accogliendo il ricorso presentato da un combattivo avvocato vercellese che risiede a San Germano, Marco Faccioli, e dall’associazione radicale “Adelaide Aglietta”: in giudizio i ricorrenti erano rappresentati dagli avvocati Vittorio Barosio, Gabriele Molinari e Marco Briccarello.

La giunta guidata dal sindaco Michela Rosetta aveva approvato, nell’agosto del 2017, una delibera che prevedeva sanzioni amministrative per chi voleva affittare i propri immobili agli stranieri: non solo questa delibera è stata ritenuta illegittima oggi dal Tar Piemonte, ma il Tribunale amministrativo regionale ha pure condannato il Comune di San Germano al pagamento delle spese processuali.

Questo il comunicato che ci è giunto poco fa in redazione: “L’Associazione Radicale “Adelaide Aglietta” e Marco Faccioli sono molto lieti di informare che il T.A.R. Piemonte ha accolto il ricorso proposto per loro conto dal prof. avv. Vittorio Barosio e dagli avvocati Gabriele Molinari e Marco Briccarello contro la deliberazione della Giunta comunale di San Germano Vercellese 9.8.2017, n. 72, avente ad oggetto “la tutela del territorio sangermanese dall’invasione/immigrazioni delle popolazioni africane e non solo”.

Con la sentenza 9.1.2020, n. 30, il T.A.R. Piemonte ha annullato la suddetta deliberazionee ha condannato il Comune di San Germano al pagamento delle spese processuali. In particolare, il medesimo T.A.R. ha integralmente accolto le tesi degli avvocati Barosio, Molinari e Briccarello e ha espressamente stabilito che – oltre al “difetto di competenzadella Giunta comunale per l’adozione di un atto di tipo regolamentarenel caso di specieil potere così come esercitato dal Comune di San Germano Vercellese (introduzione di plurimi obblighi di comunicazione in capo ai proprietari, possessori, conduttori, gestori di beni immobili siti nel Comune di San Germano Vercellese che intendono impegnarsi nell’accoglienza di immigrati e previsione di una sanzione amministrativa da euro 150,00 a euro 5.000,00 da applicarsi nel caso di violazione di tali obblighi) non è previsto da alcuna disposizione di legge”.

In sostanza, condividendo le argomentazioni rese dal collegio difensivo dei ricorrenti, il Giudice amministrativo ha rilevato che, con la delibera in questione, il Comune ha esercitato un potere che non gli competeva e ha agito in assenza della necessaria copertura legislativa.

La sentenza di cui si tratta ha dunque un grande valore perché elimina dall’ordinamento un atto amministrativo profondamente ingiusto e lesivo per le pratiche di accoglienza dei cittadini richiedenti asilo nel nostro Paese (definiti, nelle delibera impugnata, come “profughi/clandestini).

Commenta l’avvocato vercellese Gabriele Molinari: “La sentenza parla chiaro, è importante ed esaustiva”.

Dal canto suo, il sindaco, Michela Rosetta aspetta di leggere il dispositivo della sentenza e osserva: “Il Tar non ha evidentemente letto bene l’ordinanza che era a tutela dell’immigrato perché prescriveva norme di igiene e sicurezza ben precise per questi alloggi da mettere a loro disposizione, evitando che l’accoglienza venisse fatta in un tugurio. Poi ovviamente, tutelava anche la popolazione del mio paese dal business dell’immigrazione pretendendo queste norme assai severe. Su un giornale on line (non il nostro, ndr) ho letto che si tratterebbe esclusivamente di una questione di competenza, tra giunta e Consiglio comunale, se così fosse porteremo subito la delibera in Consiglio. Ma in ogni caso, ripeto, prima di scegliere se andare al Consiglio di Stato vogliamo leggere la sentenza, poi decideremo”.

 

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