Scarrone sui vaccini: “Inutile rivolgersi a noi medici se il portale ti manda a Santhià o Borgosesia”

Il dottor Gianni Scarrone, segretario provinciale dei medici di famiglia, interviene sul problema in questo momento molto sentito delle prenotazioni ai centri vaccinali, per la terza dose (ma anche per la prima): quello delle liste ormai esaurite nell’hub vercellese di Caresanablot.

Dice: “Noi medici preghiamo tutti i nostri assistiti: ‘Se il sito IlPiemontetivaccina.it ti dà l’indicazione di andare ai centri vaccinali di Santhià o di Borgosesia, è inutile che veniate da noi pensando che, attraverso il proprio medico, si possa avere una corsia preferenziale verso l’hub di Caresanablot. Anche noi, per prenotare la vaccinazione, dobbiamo andare su quel sito. Ovviamente, come sempre, siamo disponibili a dare una mano alle persone anziane in difficoltà a fare la prenotazione on line, ma non possiamo cambiare l’esito della risposta del portale”.

Continua Scarrone: “Siamo perfettamente convinti, e stiamo cercando di convincere anche gli scettici, che il vaccino è l’unica arma in grado di tutelarci tutti contro questo Virus e dunque riteniamo che vada fatto ogni sforzo per agevolare la somministrazione della terza dose a tutti e, per quanto riguarda i vercellesi, nell’hub più vicino, che non è certo né Santhià né soprattutto Borgosesia. Ma ci rendiamo anche conto che l’accelerazione sulla terza dose, l’attivazione del super green pass, il ritorno di molti medici vaccinatori nei reparti ospedalieri stiano creando molti e non indifferenti problemi. Si aggiunga che molti di noi, in questo momento, pur dichiarandosi disponibili per andare negli hub a somministrare il vaccino anti Covid, siamo alle prese con le vaccinazioni anti-influenzali. Io ritengo, comunque che andrebbe aperto un secondo centro vaccinale a Vercelli, cercando di utilizzare subito i vaccinatori reperiti con il recente bando dellAsl e studiando un’opportuna e rapida riorganizzazione del servizio”.

Conclude Scarrone: “Vorrei inoltre segnalare un paio di altri problemi, a mio avviso risolvibili. Uno riguarda la possibilità di noi medici ci famiglia di andare a casa di chi non può muoversi pr vaccinarlo. L’Asl ci dovrebbe aiutare mettendoci a disposizione, dove necessario una contemporanea assistenza Adi e poi forse si potrebbero ridurre l’incombenza burocratica, che ci costringe a mandare ben quattro e-mail di prenotazione ogni qual volta decidiamo di andare a vaccinare a domicilio. Poi sul vaccino anti-influenzale sarebbe importante non rifornire i nostri studi col contagocce, consentendoci una programmazione ponderata. E all’eventuale richiesta se, in questo periodo di Covid, anche il vaccino contro l’influenza è importante, io rispondo assolutamente sì. Infine, sul problema giustamente portato alla luce dal dottor Stecco, di una città capoluogo che non abbia neppure una farmacia che fa i vaccini, osservo che né noi né il nostro Ordine possiamo fare qualcosa, ma che l’Asl potrebbe intervenire facendo opera di convinzione”.

Edm

Love
Haha
Wow
Sad
Angry

1 commento

  1. E’ importantissimo e taumaturgico fare la prima oppure la terza o anche la seconda o la quarta “vaccinazione”, una a caso tutte altrettanto indispensabili, con una percentuale di successo misteriosa per la tv, nota ed altissima, per altri quasi nulla, pe l’ente preposto bassissima (ma non lo si può dire .. sta male) .. oggi, per noi biciulàn la danno a Santhià, domani forse anche a Vercelli o a Wuhan .. da caldeggiare “assolutamente” e alla fine la si potrà “vendere” anche porta-porta, come capitava un tempo per l’Unità, di cui in fondo è la più fedele erede.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here