Pro Vercelli: la partenza di Milesi, la conferma (forse) di Comi e la suggestione Fabiano

Fabiano con la maglia della Pro Vercelli.

Come si è visto, la Pro di Gilardino è partita col piede giusto in campionato, battendo 2-0 all’esordio la matricola Pianese. Dopo un primo tempo sottotono i bianchi hanno spinto il piede sull’acceleratore nella ripresa, portandosi a casa i tre punti.

Buone sensazioni, dunque, confermate anche dalle parole del mister al termine della partita. Martedì la squadra ha ripreso ad allenarsi per il prossimo impegno che sarà domenica 1 settembre a Lecco, finalmente ritornato tra i professionisti dopo alcuni anni in D.

Nelle ultime ore la società del presidente Massimo Secondo ha definito i dettagli per la cessione del difensore Luca Milesi al Piacenza. Il giocatore era da tempo sulla lista dei partenti e alla presentazione ufficiale alla Sagra d’la Panissa nemmeno si è visto.

C’era invece Gianmario Comi, attaccante che nelle ultime settimane era stato accostato al Palermo, ma proprio ieri la notizia che le due parti si sono allontanate. Non sappiamo se Comi resterà o meno in maglia bianca questa stagione, tuttavia, a nostro avviso, potrebbe tornare più che utile in un reparto che ha perso nomi come Morra e Gerbi e che per ora conta su giovani comunque promettenti.

Della Morte ha bagnato il suo debutto con un gol, tanto per fare un esempio concreto, e Rosso, pur non essendo il suo ruolo, si è mosso discretamente, in attesa di vedere Cecconi e Ciceri. Comi potrebbe essere quel tipo di giocatore abile a tenere su la squadra e che riuscirebbe a sfruttare il gioco prodotto sulle fasce.

Chissà poi che prima della chiusura del mercato possa arrivare qualche altra sorpresa per i tifosi. Una suggestione, che si sta facendo largo nei commenti degli appassionati, potrebbe essere quella del ritorno di Gianni Fabiano. Giusto una decina di giorni fa i Ghigni Bianchi avevano lanciato un appello sui social, a corredo dell’acquisto di Masi. Appello che ha ricevuto commenti molto positivi. Ricordiamo che il gruppo di supporter nacque in quegli anni che la Pro riconquistò la serie B dopo 64 anni.

Di quella squadra, allenata da Maurizio Braghin, c’era Masi (fu per lui il trampolino di lancio, tanto che l’estate successiva venne chiamato ad aggregarsi al ritiro della Juve) e c’era anche Gianni Fabiano. L’undici del “Brago” era un mix perfetto di giovani che ardivano spiccare il volo e di veterani, pronti ad aiutare con la loro esperienza.

Potrebbe esserlo anche questa Pro di Gilardino, imbottita di belle speranze e di uomini come Schiavon, Comi (se resta) o lo stesso Masi che possiedono un discreto bagaglio. Fabiano, autore del gol decisivo di tacco nella seconda promozione dei leoni in B nella finale contro l’Alto Adige, ora ha 35 anni ed è svincolato. Le ultime stagioni le ha giocate a Venezia dove è stato uno dei protagonisti del doppio salto di categoria: dalla D alla B.

Scommettiamo che lui sarebbe il primo a saltare di gioia se ricevesse una chiamata della Pro, perché questa squadra, così come la città, gli sono rimaste impresse nel cuore e a entrambe ha dato veramente tanto. Inoltre, calcisticamente parlando, potrebbe ancora dire la sua, oltre a “fare da chioccia” per i talenti che stanno sbocciando. Filippo Inzaghi, non l’ultimo arrivato insomma, ne ha sempre tessuto le lodi.

Alla consegna della distinte, domenica, ci siamo accorti che il numero dieci non è ancora stato assegnato (a meno che non lo sia già stato, magari a qualche assente). È il numero di “Giannino” e gli calzerebbe a pennello. Ma, ripetiamolo, queste sono solo suggestioni, dettate da chi è convinto che il romanticismo nel calcio non sia del tutto morto.

Massimiliano Muraro

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