Presi nel vercellese due truffatori che avevano derubato una coppia di anziani a Ventimiglia

La refurtiva recuperata

Sono stati sorpresi, durante un semplice controllo dei carabinieri, con la refurtiva in auto e così, dopo una giornata di indagini, sono finiti in cella a Billiemme con l’accusa di ricettazione

Si tratta di due cittadini polacchi verso i quali i carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Vercelli hanno proceduto a due fermi di polizia giudiziaria.

Ancora una volta si tratta di una truffa, con un furto, ai danni di persone anziane. Soggetti che paiono particolarmente colpiti in questo periodo.

Solo pochi giorni fa vi era stato un primo arresto, da parte dei carabinieri della stazione di Desana, di un nomade di Asti, che aveva derubato due anziani di Asigliano.

Ieri invece, introno alle 12, durante un controllo stradale nei pressi del casello autostradale Vercelli Est, da parte di una pattuglia della Sezione Radiomobile della Compagnia di Vercelli, i militari procedevano al controllo degli occupanti una fiat 500.

I due, cittadini polacchi domiciliati a Novara, apparivano però alquanto nervosi, nonostante alla banca dati risultassero incensurati. Questo ha insospettito i carabinieri che hanno deciso di accompagnarli in caserma per un controllo più approfondito. A seguito della perquisizione del veicolo, i militari hanno trovato una busta contenente 1.195 euro in banconote di vario taglio nonché una catenina in oro giallo. Chiesta contezza della presenza di tutto quel denaro e dei gioielli, i due non sono riusciti a fornire spiegazioni plausibili. I Carabinieri decidevano così di procedere alla loro perquisizione rinvenendo nella tasca della giacca di uno dei due un altro involucro contenente diversi gioielli. Anche questi senza nessuna giustificazione di possesso. Quanto rinvenuto è stato così posto sotto sequestro nell’ipotesi del reato di ricettazione in concorso. Nel frattempo, sono state diramate le ricerche dei proprietari della refurtiva i quali solo a tarda sera venivano identificati. Si trattava di una coppia di anziani di Ventimiglia (Im), che nella tarda mattinata aveva ricevuto una telefonata da una donna che aveva detto loro di essere la figlia in difficoltà economica: la voce chiedeva un aiuto immediato. L’anziana donna che aveva risposto al telefono era stata tratta in inganno al punto di accondiscendere alla pretesa economica, raccogliendo tutto il denaro che aveva in casa, oltre 1.000 euro nonché i monili che aveva riposto in una busta e consegnato, come ordinatole dalla sedicente figlia, ad una persona che dopo poco aveva suonato al campanello di casa, asserendo di essere un avvocato incaricato del ritiro. La vittima, poco dopo, aveva richiamato la figlia, la quale incredula aveva dovuto spiegare alla madre che era stata derubata. Avevano così avvisato i carabinieri di Ventimiglia della truffa subita.

Ieri però i truffatori sono stati fortunatamente presi nel vercellese, riportando il maltolto e la serenità nella casa dei due anziani di Ventimiglia che hanno sentitamente ringraziato telefonicamente i carabinieri di Vercelli.

I due polacchi, al termine degli accertamenti sono stati dichiarati in stato di fermo per ricettazione in concorso e su disposizione del PM della Procura di Vercelli, sono stati portati in carcere a Billiemme.

 

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