L’esperienza della delegazione vercellese a Pengzhou

È tornata dalla Cina la delegazione vercellese composta dall’assessore Graziella Ranghino e dagli artisti Carla Crosio e Roberto Gianinetti. Un viaggio inserito nel solco del rapporto di amicizia e di scambio culturale che lega Vercelli a Pengzhou, città situata nella repubblica del Sichuan, nella Cina centro orientale.

I tre hanno raccontato la loro esperienza che per tutti è stata molto positiva. Carla Crosio e Roberto Gianinetti, oltre a visitare la regione, hanno tenuto un’esposizione all’Exhibition Hall di Pengzhou, l’edificio che i responsabili del commercio estero e del turismo della città cinese hanno dedicato in pianta stabile e continuativa alle comunità che, in giro per il mondo, hanno rapporti di scambio culturale, turistico e commerciale. Infatti ospita uno stand permanente dedicato alla promozione del territorio vercellese

In tal modo si sono consolidate le relazioni culturali, sociali ed economiche con le “Sister Cities” come vengono definite le città del mondo (sono tredici in tutto) che intrattengono questo tipo di rapporti con Pengzhou. Ranghino, Crosio e Gianinetti hanno visitato una delle più importanti fiere dedicate ai cereali che insieme ai tessuti costituiscono una delle maggiori risorse economiche di quella zona. Poi il parco delle peonie e la riserva dei panda giganti.

Sono stati anche intrattenuti rapporti con artisti di altre nazionalità, in prevalenza ceramisti, calligrafi e pittori. Sia Carla Crosio che Roberto Gianinetti hanno già iniziato a lavorare per celebrare questi incontri: Gianinetti sulle incisioni e sulla seta, mentre Crosio ha in mente una sorta di diario di viaggio declinato in scultura. Inoltre per il 2019 StudioDieci ha in programma una mostra in cui saranno invitati a esporre artisti cinesi conosciuti là.

«Sono molto soddisfatta di come stanno procedendo le relazioni con la Cina, Paese che “guarda” molto oltre i propri confini – ha commentato Maura Forte – Penso a questo viaggio, dedicato principalmente all’arte e alla cultura, ma anche a possibilità concrete nei settori del turismo, del commercio e dell’economia».

m.m.

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