Il neo primario Stecco: “A Vercelli risonanza anche per la prostata e per il total body”

Il professor Stecco con i vertici dell’Asl (foto Greppi)

All’ospedale “Sant’Andrea” si potrà fare finalmente una risonanza magnetica per l’accertamento del tumore alla prostata, senza più andare a Novara o in altri ospedali. È un dei tanti impegni presi per valorizzare sempre di più la Radiologia di Vercelli dal nuovo primario, il professor Alessandro Stecco. 

Cinquantatreenne di Roma, laureato in Medicina e Chirugia e specializzato in Radiodiagnostica e Scienza delle immagini e in Neurologia, Alessandro Stecco è una figura molto stimata nella sua città di adozione, Vercelli, anche per l’importante ruolo politico svolto in Consiglio comunale (capogruppo della Lega a partire dal 2014) e poi, dal 2019, sia in Comue, sia in Regione, dove è stato presidente della Commissione alla Sanità, anche durante il tormentato periodo della pandemia, fino al febbraio di quest’anno quando, dopo avere vinto il concorso di primario al “Sant’Andrea” si è dimesso da consigliere regionale (per questo breve periodo, fino alle elezioni di giugno, dovrebbe subentrargli l’ex sindaca di San Germano Vercellese Michela Rosetta, prima degli esclusi nella Lega nelle elezioni del 2019).

Stecco ha preso servizio nella struttura complessa di Radiodiagnostica il primo marzo scorso ed è stato ufficialmente “presentato” alla stampa questa mattina, nella Sala Ballerini della Palazzina ospedaliera, dai vertici dell’Asl: il direttore generale Eva Colombo, il direttore sanitario aziendale Fulvia Milano, il direttore amministrativo Gabriele Giarola e il direttore sanitario dell’ospedale Scipione Gatti.

Dopo aver definito “molto importante” l’ingaggio del professor Stecco, che era responsabile delle Neuroradiologia del “Maggiore” di Novara, e che è professore associato in Radiologia presso Università del Piemonte Orientale e direttore della Scuola di specializzazione in Radiologia della stessa Upo, la dottoressa Colombo ha dato la parola al neo primario, non prima di aver sottolineato come il professor Stecco si sia subito attivato per affrontare l’enorme problema che affligge l’Asl di Vercelli, come tutta la sanità pubblica nazionale: quello delle liste di attesa per gli esami, nella fattispecie soprattutto mammografie, risonanze magnetiche ed ecografie. “Interventi sulle liste d’attesa – ha sottolineato il direttore amministrativo – che il dottor Stecco ha fatto senza chiedere, come sarebbe stato anche comprensibile, almeno per ora, alcun potenziamento della pianta organica”.

Stecco è partito sottolineando che la sua Struttura complessa comprende, oltre al “Sant’Andrea”, l’ospedale di Borgosesia e le “Case della salute” di Santhià e Gattinara. Ha detto di aver trovato personale preparatissimo e quindi ha indicato alcune delle novità che intende introdurre nell’organizzazione del servizio, per migliorarlo sempre di più con collaborazione dei medici di altri reparti, citando come esempio la responsabile della Radioterapia Laura Masini, con cui stava collaborando da tempo al “Maggiore”. Ha detto Stecco: “Quando era a Novara, vedevo arrivare tantissimi vercellesi che venivano al ‘Maggiore’ per sottoporsi agli esami diagnostici, ora faremo il possibile per trattenerli nella loro citta”.

Oltre alla risonanza per l’accertamento dei tumori alla prostata, il professor Stecco intende sviluppare una pneumoradiologia avanzata, un’interazione sempre più importante con la Cardiologia; quindi attivare, grazie alla sofisticata risonanza magnetica di cui si è da poco dotato l’ospedale di Vercelli, quella “total body” che lui stesso introdusse il Italia a partire dal 2006, e che è molto efficace per seguire l’efficacia delle terapie, ad esempio, del mieloma multiplo. “Di solito – ha detto – questi accertamenti si fanno con la Tac o con la Pet, noi li faremo con la risonanza magnetica, senza ricorrere a radiazioni”. A questo proposito, la dottoressa Milano ha osservato che l’Ematologia di Vercelli ha un primario, il dottor Lorenzo De Paoli,  che è tra i migliori specialisti nel trattamento del mieloma multiplo in Italia e che quindi questa nuova possibilità nell’utilizzo della risonanza magnetica indicata dal professor Stecco si annuncia molto importante per quell’interazione prospetta dallo stesso primario di Radiodiagnostica.

Su una cosa, tra le tante elencate, Stecco è stato esplicito: il rapporto, oltre che con i clinici, con i medici di famiglia, che egli ritiene essenziale e che sarà sviluppato dalla sua Radiologia. Stecco ha quindi ringraziato i vertici dell’Asl vercellese per l’appoggio che gli stanno dando e ha ricordato che tra non molto il “Sant’Andrea” potrà dotarsi anche di una nuova Tac in grado di operare anche la “centratura” preventiva per i malati che devono sottoporsi alla Radioterapia e che per il momento si può fare solo a Novara.

Edm

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2 Commenti

  1. In vista del voto di giugno
    si promette a mezza Vercelli
    (la precoce diagnosi di-)
    un gran numero di
    tumori alla prostata !

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