Girone e Somma per Olmo proprio nel giorno dell’apertura della scuola in Togo

Proprio nel giorno probabilmente più importante del film “Lupo Bianco”, con la sequenza-chiave – girata nel Tribunale di Vercelli – che ha per protagonisti i due grandi attori Remo Girone  (nei panni dell’avvocato Piero Olmo) e Sebastiano Somma (che interpreta Carlo Olmo), ecco che dal Togo arrivano altre immagini che hanno emozionato profondamente il filantropo vercellese.

Il taglio del nastro della scuola a Gléi

In neppure quattro mesi (la prima pietra fu posata il 3 marzo scorso) è stata costruita a Gléi, in Togo, la scuola Lupo Bianco Carlo e Angela che Olmo aveva finanziato dopo che la vecchia scuola, in legno, era stata  divorata dalle termiti. Essendo stato ospite di Vercelli per circa quattro anni, era stato il sindaco di Gléi, Kossivi Dèdété Diuedonné Thadee a chiedere a Olmo di intervenire, chiedendogli di finanziare un’altra scuola in legno; ma il Lupo Bianco ha voluto andare ben oltre, mettendo a disposizione i fondi affinché fosse realizzata in muratura.

E oggi c’è stato il taglio del nastro, con tutti gli abitanti di  (i bambini in particolare) di Gléi che hanno ringraziato – anche con canti davvero toccanti – Carlo Olmo e la sua compagna Angela Oliviero. In precedenza la nuova scuola era già stata benedetta dal vescovo della Provincia di cui fa parte la cittadina di Gléi.

Girone e Somma nel tribunale di Vercelli

Per  Carlo e Angela Olmo, una domenica davvero storica. Il benefattore vercellese sta raccogliendo i consensi pubblici, in Italia e all’estero, per quanto ha fatto non solo durante la pandemia (per la quale ha ottenuto una delle massime onorificenze della Repubblica, consegnatagli dal Presidente Mattarella in persona), ma ben prima e non solo in Italia.

La “ricompensa” è soprattutto il film su di lui, con grandi attori come Girone e Somma, e tanti altri, tra i quali (e ciò lo ha reso particolarmente felice) anche il figlio Emanuele, che recita la parte di un medico durante la drammatica, prima emergenza Covid, accanto a Francesca Rettondini.

Francesca Rettondini con Emanuele Olmo

Non dimentichiamo, infine, che d’accordo con CinemaSet, Olmo ha deciso di dedicare il film, pr il quale le riprese volgono al termine, ai tre medici vercellesi uccisi dal Covid contro cui stavano coraggiosamente lottando: Luciano Bellan, Franco Barillà e Giovanni Canavero.

Edm

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