Conclusa la mostra di liuteria “Il legno che canta” al Leone: bella intesa con l’altra mostra “Kouros”

Da sinistra: de Santi, Gagliano e Cannella al “Leone”

 

La mostra di liuteria “Il Legno che canta”, con ventisette chitarre di grandi liutai italiani del Novecento esposte nelle vetrinette della Sala delle Cinquecentine del Leone, si è chiusa con un’interessante conversazione, sabato, tra il presidente dell’Associazione “Angelo Gilardino” Marco de Santi e il liutaio Mario Grimaldi, coautore, con Gilardino del libro “Il legno che canta”, che dava il titolo alla mostra e a tutta la rassegna partita dal 16 novembre dello scorso anno nel ricordo del grande chitarrista e compositore vercellese.

Com’era avvenuto nei tre sabati precedenti, con le visite guidate alla mostra a cura di affermati concertisti e docenti di chitarra già allievi di Gilardino (Luigi Biscaldi, Marco de Santi e Laura Mancini), è stata preziosa la collaborazione del giovane chitarrista messicano Gianluca Daglio Erazo, allievo di Biscaldi, che, con le varie chitarre in mostra, ha proposto esplicativi frammenti musicali, dando voce agli strumenti.

Da sinistra Grimaldi, de Santi e Mentigazzi

L’ultimo appuntamento al “Leone” è stato contrassegnato da un bel “gemellaggio”, ideale e artistico con i protagonisti dell’altra mostra che si è pure chiusa contemporaneamente al Leone, nella Sala d’Ercole: “Kouros”. Il fotografo Salvatore Giò Gagliano e il suo modello, Marco Canella, sono stati invitati da De Santi a prendere parte all’incontro con Grimaldi: l’Associazione “Gilardino” ha donato loro una cifra significativa per acquistare una delle foto di “Kouros”. Lo scopo della stupenda mostra di Gagliano era proprio quello di raccogliere offerte per il suo “Kouros”, cioè per Marco Canella, che deve provvedere alla costosissima manutenzione della sua gamba bionica. Gagliano ha donato a de Santi il libro della sua più famosa mostra “I volti della passione” che tra l’altro fu proprio recensita da Gilardino.

Con Gianluca Daglio Erazo si ascolta la “voce” delle chitarre

Tra l’altro, nella circostanza de Santi ha annunciato che Gagliano ha dato la sua piena disponibilità a fotografare nei prossimi giorni alcune delle ventisette chitarre: con queste foto l’Associazione “Angelo Gilardino” è intenzionata a realizzare una pubblicazione che potrebbe anche essere una rinnovata edizione del libro di Grimaldi e Gilardino. Sabato erano presenti il presidente del Museo Leone Gianni Mentigazzi e l’assessore agli Eventi culturali Gianna Baucero.

Infine de Santi ha visto il presidente della Fondazione “Museo del Tesoro del Duomo” Piero Bellardone e ha concordato altre visite guidate alla mostra d’arte tutt’ora in corso in quella sede (e prorogata, visto il successo, dal 30 giugno al 31 luglio) con i quadri di tre artisti vercellesi che Gilardino amava: Enzo Gazzone, Umberto Ravello ed Edgardo Rossaro.

Il 15 giugno ci sarà una visita guidata a cura della figlia di Gazzone, Carla. Due settimane dopo, sabato 29 giugno, altra visita guidata a cura di Laura Mancini. Infine, il 20 luglio ripresentazione dopo cinque anni del libro “L’arco nel buio – Storia del pittore Umberto Ravello” scritto Gilardino nel 2019 ed edito dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli. Quest’ultimo appuntamento sarà a cura di Marco de Santi con il giornalista Enrico De Maria.

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