Riceviamo e pubblichiamo:
All’indomani delle dichiarazioni dell’A.D. di Sogin alcune brevi riflessioni.
Il dibattito sull’energia nucleare è spesso ostaggio di pregiudizi e demonizzazioni che ne oscurano i reali benefici. Partendo da una premessa chiara: l’energia nucleare è una delle soluzioni più efficaci per affrontare la crisi climatica, garantendo un approvvigionamento energetico stabile, a basse emissioni di CO2 e con un impatto ambientale contenuto rispetto alle fonti fossili. Vorrei evidenziare come le moderne tecnologie nucleari, come i reattori di quarta generazione, offrano sicurezza e efficienza senza precedenti, riducendo al minimo i rischi tanto temuti. Un cambio di paradigma essenziale è il modo in cui vengono affrontate le paure collettive, spesso alimentate da disinformazione. Incidenti come Chernobyl o Fukushima sono contestualizzabili con dati aggiornati, mostrando come l’evoluzione tecnologica e le normative attuali rendano tali eventi estremamente improbabili. Inoltre, il confronto con i danni ambientali e sanitari causati da carbone e petrolio mette in luce l’ipocrisia di chi demonizza il nucleare ignorando alternative ben più nocive. L’ambientalismo intriso d’ortodossia punta il dito sui rifiuti da smaltire di detta tecnologia ma vale la pena ricordare che il nucleare è parte integrante della tassonomia europea e che tutte le forme di produzione di energia, anche le rinnovabili producono rifiuti,di seguito alcuni esempi.
• Pannelli solari: Contengono materiali come silicio, vetro, alluminio e piccole quantità di metalli pesanti (es. piombo, cadmio). A fine vita (20-30 anni), devono essere smaltiti o riciclati. Il riciclo è complesso e non sempre economico, ma i processi stanno migliorando.
• Turbine eoliche: Le pale sono spesso fatte di materiali compositi (fibra di vetro, resine) difficili da riciclare. Possono finire in discarica se non riutilizzate o smaltite correttamente. I componenti metallici (acciaio, rame) sono invece più facilmente riciclabili.
• Idroelettrico: Non produce rifiuti significativi durante il funzionamento, ma la costruzione di dighe può generare scarti (cemento, materiali di scavo) e impatti ambientali.
• Biomasse: Producono ceneri e residui organici, che possono essere smaltiti o riutilizzati come fertilizzanti, ma richiedono gestione per evitare inquinamento.
• Geotermico: Può generare fanghi e depositi minerali, spesso trattati o smaltiti in siti specializzati.
Concludendo i rifiuti ci sono ma la quantità e la loro gestione dipendono dalla tecnologia. Il focus è sul riciclo, economia circolare e miglioramento delle tecnologie per ridurre l’impatto e le conseguenti emissioni in atmosfera, così da arrivare alla dismissione delle fonti fossili senza precludere l’ approvvigionamento energetico da parte delle varie e diverse tecnologie esistenti.
Gian Carlo Locarni
Coordinatore regionale Dipartimento Ambiente
Lega Salvini Piemonte






Quel che più convince
dell’asserito,
altissimo livello di sicurezza
delle moderne centrali nucleari
(sicuramente, di quelle europee)
è il riferimento, dirimente,
alla “tassonomia europea” …
… che ha già il suo:inno,
musica e parole sono presenti
nel profetico Carosello con …..:
…..
Mina: “La a scala buia”
Carosello Cedrata Tassoni (1975)
https://youtu.be/0TKax7jTa3c?si=Z1W_L-SfsWDauVBa
L’uranio, tutti sappiamo,
serve per produrre “la bomba”.
Weee uellà, contrariamente alle centrali,
più è evoluta, più è pericolosa.
Per questo, è di questi giorni
la presa di posizione di Israele
che vuol vietare di farsi la bomba
a tutti quei Po’ arsi che,
irresponsabilmente,
potrebbero farci un pensierino.
(segue) .. altra cosa
è se, la bomba,
c’è l’ha in mano,
come accaduto sinora,
(certamente fino al 25/3/2025)
gente seria, che mai la userebbe
po’ Er far del male, come:
USA, URSS, GRAN BRETAGNA, FRANCIA
CINA, INDIA, PAKISTAN, N.COREA, ISRAELE
e qualcuno che avrò dimenticato
…..
25/3/2025
007 USA:
“L’IRAN non sta costruendo
un’arma nucleare”
https://www.imolaoggi.it/2025/03/25/007-usa-iran-non-sta-costruendo-arma-nucleare/
Quindi, con il nucleare
possiamo vivere tranquilli e sereni
… se, puta caso, fra mille anni
gli archeologi ne troveranno una
.. sarà come nuova
in ottimo stato, e funzionante
magari la confonderanno
con un ostriarium .. cioè:
roba ancora più evoluta.
…..
Archeologia. Scoperto
un osteiarium romano
del I secolo a Venezia
Cos’è, perché è una
scoperta unica in itslia
https://stilearte.it/archeologia-scoperto-un-ostriarium-romano-del-i-secolo-a-venezia-cose-perche-e-una-scoperta-unica-in-italia/