Vino e abbinamenti: alcuni miti da sfatare

Quando si parla di abbinamenti tra portate e tipo di vino, spesso si finisce per ragionare “con il pilota automatico”, tramandando dei luoghi comuni che sono stati smentiti ormai da tempo dagli esperti del settore. Approfondiamo meglio la questione, cercando di chiarire alcuni aspetti che risultano ancora confusi per molti.

 

Carne e vino rosso? Dipende

Secondo l’immaginario comune la carne va sempre abbinata a un vino rosso, eppure non dovrebbe essere sempre così (o perlomeno non obbligatoriamente). Se una bistecca o un filetto di manzo richiederanno un bel bicchiere di vino strutturato e corposo, infatti, al fine di bilanciare i sapori e ripulire il palato dopo ogni boccone, una portata a base di carne di pollo o di tacchino cambia decisamente le carte in tavola, richiedendo delle scelte del tutto diverse. In questo caso, infatti, per accompagnare in maniera adeguata il gusto notevolmente più delicato della carne, si potrà optare anche per un vino bianco, scegliendo magari uno dei migliori vini Chardonnay su Tannico, così da assicurarsi delle etichette di qualità. Lo stesso discorso vale per le varianti più speziate, con preparazioni tipiche della cucina orientale come il pollo al curry, ad esempio: anche in questo caso la scelta non può che ricadere su un bianco, per non rischiare di sbilanciare o coprire eccessivamente i sapori. E non è tutto, perché la regola varia ancora se le portate previste sono a base di carne d’anatra o d’oca: in questi casi, dato il contenuto grasso di questa carne particolare, la scelta migliore sarà un bel calice di Riesling, dal gusto deciso ma allo stesso tempo non troppo invadente.

 

 

Pesce e vino bianco: è davvero l’unica scelta possibile?

Davanti a un menu a base di pesce la maggior parte delle persone non avrebbe il minimo dubbio e abbinerebbe ad occhi chiusi una buona bottiglia di vino bianco, escludendo a priori il rosso. Eppure non tutte le tipologie di pesce sono adatte a questo vino; si pensi al salmone, ad esempio, o alla frittura mista: in questi casi la scelta dovrebbe cadere rispettivamente su un rosato (o un rosso leggero) e sulle bollicine. Se proprio non ci si vuole discostare dall’abbinamento tra pesce e vino bianco, bisognerebbe perlomeno scegliere con la massima cura la tipologia di vino più indicata, tenendo in considerazione soprattutto caratteristiche come la struttura e l’aromaticità, per una scelta che valorizzi a pieno la portata.

 

 

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2 Commenti

  1. Giusto! .. è sempre bene affrontare ogni problema con il massimo equilibrio e la maggior attenzione, la scelta fra bianco e rosso è MOLTO più grave e determinante di quella fra Conte e Draghi, e quasi paragonabile all’altra: Trump o Biden? si tratta di passare dal gustare qualcosa che potrebbe, con giusto abbinamento, diventare “la fine del mondo” .. o, all’opposto, potresti rischiar di vedere “il mondo alla fine”. Per quanto mi riguarda, aggiungo una riminescenza lontana ma certa: se mangi del pesce dove sia presente il pomodoro: scegli SEMPRE il Rosso! (..davvero)
    PS.: se avrai di fronte uno fra i migliori vini, potresti tentare di berlo da se’ .. ma se hai di fronte uno dei migliori piatti .. cerca almeno di eliminare l’acqua!

  2. Ho letto quanto sul link. dei vini proposti. Sarebbe fantastico. Alcuni produttori affermati propongono prezzi più che abbordabili, adeguati, quasi moderati … ma altri sono .. inarrivabili ai più. Per il Popolo, si consiglia di scegliere i primi in occasione del matrimonio con 600 invitati (distanziamento sociale permanendo: da fare in estate, al Maracanà) .. i secondi (una o al massimo due bottiglie) per una cena a lume di candela con la/il vostra/o amante, dopo un divorzio ad acqua e gazzosa.

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