Vercelli nella morsa dei disturbatori della quiete pubblica: Sos da diverse parti della città

La città, dal centro alla periferia, è un coro unico di proteste perché qui, dal lunedì alla domenica si fa il verso al Dostoievskji delle “Notti Bianche” mettendo in scena le “Notti in Bianco”. Il sindaco Corsaro continua a sostenere che il Comune sta mettendo in campo  – d’intesa con la prefettura e le forze dell’ordine – tutte le risorse disponibili (e sulla videosorveglianza, adeguatamente aumentata e rinnovata, ha perfettamente ragione), ma il chiasso insopportabile, in alcune zone fino all’alba, la musica a tutto volume che, anziché scemare verso la mezzanotte, sale di tono, quando addirittura non incomincia a quell’ora stanno mettendo a dura prova la pazienza dei cittadini e c’è già chi parla, ovviamente esagerando, di “”militarizzare” città, manco fossimo in Birmania o in Corea del Nord.

Ma tutto ciò attesta il livello di esasperazione. Da via Scalise continuano ad arrivare drammatici appelli: “La notte tra domenica  e lunedì – ci ha scritto un abitante – hanno smesso di fare chiasso alle 6,10. Dico, alle 6,10! Mi piacerebbe che il sindaco mi spiegasse come fa ad andare a dormire alle 6,10 uno che magari deve andare al lavoro mettendosi in moto cinquanta minuti dopo. E tutto perché gente che magari poi dorme fino alle cinque del pomeriggio deve ubriacarsi fino all’alba”.

La protesta ha raggiunto anche Carlo Olmo, a Catania, dove in è in atto il montaggio del film “Lupo Bianco” e Olmo, considerato ormai un punto di riferimento per molti cittadini che hanno ricevuto aiuti preziosi durante pandemia ha scritto al Prefetto: “Fate qualcosa, da quanto mi scrivono, la situazione è ormai insostenibile”.

Se è francamente esagerato parlare di “ronde” extra forze dell’ordine, anche se ormai sui social i cittadini le stanno apertamente invocando, è inspiegabile come, ad esempio contro i disturbi causati dalla musica notturna, il Comune non utilizzi il suo proprio “Regolamento acustico” entrato in vigore settembre del 2018, su proposta del gruppo consiliare Vercelli Amica, sostenuto dall’allora minoranza (oggi maggioranza) e appoggiato anche dal Pd.

Elaborato praticamente dall’ingegner Giuseppe Scaramozzino, allora direttore dell’Urbanistica, con l’appoggio del geometra Gilberto Pozzati, e ispirato da analoghi regolamenti in vigore a Torino e a Novara, il Regolamento acustico pone paletti ben precisi a chi decide di fare musica che venga recepita all’esterno del proprio locale, paletti che prevedono sanzioni fino a 20 mila (ripetiamo 20 mila euro) per chi cerca di aggirarli in modo fraudolento.

Per misurare i decibel, fino a pochi anni fa, il Comando vigili aveva fonometro: ce l’ha ancora? Ed in ogni caso, per fare musica di sera occorre un’autorizzazione, ottenibile solo dopo un’apposita domanda. Anche senza il fonometro dovrebbe essere possibile, da parte dei vigili, chiedere agli esercenti che fanno musica copia dell’aurtorizzazione.

Per quanto riguarda il resto, nei Comuni vicini sono state assunte iniziative importanti: ordinanze sugli orari (a Santhià), pattugliamenti organizzati dai carabinieri in congedo (Trino). A Vercelli è certo che la parte leghista del Consiglio comunale pretenda assai di più dalla giunta in questa battaglia di civiltà.  Siamo solo alla fine di luglio: è possibile sperare che ad agosto i cittadini delle aree più vessate possano godere del diritto al riposo, senza rischiare di doversi rivolgere continuamente al medico di famiglia o allo psicoterapeuta a farsi prescrivere Xanax e derivati vari?

 

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3 Commenti

  1. E’ chiaro che in un Paese sempre più militarizzato dove persino chi si occupa di medicine è un generale .. inevitabile che ad ogni piè sospinto si invochino iniziative incredibili, tutte in barba alla nostra Costituzione, più che evidente che non si possa tollerare neppure qualche schiamazzo notturno oltre i soliti limiti e si cerchi di dipingere uno stato di guerriglia urbana al fine trovare gentile il richiamo di paciose (lo sono davvero) forze dell’ordine in pensione per creare .. LE RONDE (a Trino !! ronda .. la parola non dice qualcosa??) il tutto dove non c’è alcuna emergenza (via Scalise .. io abitavo da quelle parti trent’anni fa ,, me ne parlava una cara persona che vi transitava spesso a tarda ora .. morta da vent’anni) .. basta leggere con attenzione gli articoli di tutti i media: non è successo nulla di ESTREMO .. giusti i controlli moderati per ora messi in atto dal Sindaco… il morto nelle nostre piazze notturne non scapperà .. ci si andò più vicino, mesi fa (io l’ho visto), ma per tutt’altre ragioni e sotto gli occhi di qualcuno fra i tanti che ora si lamentano …quella volta l’Eroe non disse nulla.

  2. Si stanno spendendo troppe energie,troppi denari ( telecamere,riunioni,comitati,eccc,eccc )
    Invece di applicare il regolamento acustico,difficile da applicare,perchè non viene emanata UNA sola ordinanza secca e indiscutibile:
    Nessuna musica deve essere emessa da alcun locale nel centro storico. Stop !!!
    Chi si azzarda a sparare musica,sanzione pesante e immediata chiusura del locale,non per soli 5 giorni,ma per almeno un mese.stop !!!
    Non mi si venga a dire che senza musica sti quattro locali incivili non fanno fatturato !!!
    Grazie.

  3. Mi sembra evidente che si sta delineando il fronte di guerra: da una parte monellacci e proprietari di bar con musica sempre a tutto volume, dall’altro persone che amano il silenzio e il sonno, i + corretti, giovani e meno giovani;
    Il testo dell’articolo parlava di responsabilità dei conduttori dei locali e il commento soprastante conferma sulla sussistenza del problema.
    Dato che la musica può non dar fastidio almeno sino ad una certa ora … proporrei che quei locali un po’ troppo rumorosi possano, mettiamo .. a dal 1° agosto al 15 settembre metter musica moderata fino a mezzanotte dopodichè .. BASTA! e anche gli avventori devono starsi zitti e composti. Per delimitare la tempistica delle due fasi ci vorrebbe, ultimo pezzo da mettere sul “giradischi” l’immarcescibile:
    https://www.youtube.com/watch?v=uIiEMPbaokM

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