Vercellese di 73 anni investe un ragazzino in bici e si dilegua: individuato

È un vercellese di 73 anni l’uomo che ieri ha investito un ragazzino che pedalava sulla sua bici, in largo D’Azzo a Vercelli, e poi non si è fermato per i soccorsi, ma si è dileguato.
Dopo una attenta e veloce indagine, agevolata dalle testimonianze dei cittadini che hanno assistito all’incidente e dall’esame dei video di alcuni telefoni, gli uomini della Polizia Municipale, guidati dal comandante Rica Cambrino, sono arrivati a individuare il 73enne.

Il minore, seppure ferito, per fortuna se la caverà con pochi giorni di prognosi.
Dalla polizia municipale fanno sapere che le testimonianze e le riprese video sono state determinanti. Infatti “grazie a tali testimoniane e dalle risultanze documentali e dei terminali si è risaliti ad un uomo Vercellese di 73 anni residente in città che risultato il coinvolto responsabile appunto di aver lasciato la zona dell’incidente. Il minore non risulta versare in condizioni critiche e quindi questo è di sollievo per tutti noi“.

Il Sindaco Andrea Corsaro, costantemente aggiornato sui fatti, ha voluto ringraziare di persona il comando della Polizia Municipale “per la celerità e la precisione con cui sono state svolte le indagini”. “Invio al ragazzo ferito i migliori auguri di pronta guarigione – ha aggiunto poi Corsaro -. E voglio ringraziare anche i cittadini che coadiuvando le indagini, testimoniando e collaborando con la Polizia Municipale, hanno mostrato un grande senso civico che ha permesso di risolvere celermente questo increscioso episodio”.

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2 Commenti

  1. Da una foto presente sul web si vede che la ruota anteriore della bici del ragazzo e’ l’unica danneggiata. L’incidente e’ avvenuto sulla rotonda. Non sarei certo della colpa dell’automobilista. Per l’omissione di soccorso … dev’essere stata una bella botta… Rumorosa.
    Pare che ci fosse traffico. Quella rotonda, portentosa quando e’ semideserta, diviene pericolosa negli altri casi. E’ l’ennesimo incidente.

    • Il problema più grande è che tanti automobilisti ignorano le regole di precedenza delle rotatorie, non da meno che a una “certa eta’” non basta il rinnovo patente solo con un esame della vista e dell’udito, servirebbe una prova pratica per rilevare le effettive capacità del conducente. Purtroppo per la strada ci sono troppi anziani pericolosi per sé e gli altri…… Ma in Italia funziona così…..

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