Variante inglese: un comune della Val Vigezzo diventa ronza rossa, chiuso un liceo a Biella

Prima area circoscritta divenuta zona rossa in Piemonte per un numero alto di contagi e per il timore che vi possa essere un focolaio di nuova variante inglese. Da ‪domani pomeriggio alle ore 18‬ il Comune di Re, nel Verbano Cusio Ossola, diverrà quindi zona rossa: la decisione è stata assunta oggi dopo un incontro del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio con i rappresentanti degli enti locali e i Prefetti.
Presenti anche il vicepresidente della Regione Fabio Carosso e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi.
Verrà anche sospesa l’attività didattica in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado della Val Vigezzo, con ordinanze emesse dai Sindaci del territorio.
“Una decisione che si è resa necessaria dato l’improvviso incremento di casi registrato nell’ultima settimana a Re – spiega il presidente della Regione Cirio, che ha firmato in questi istanti l’ordinanza che istituisce la zona rossa -. In questo piccolo Comune su circa 750 abitanti sono emersi 37 soggetti positivi negli ultimi 7 giorni. Non sappiamo ancora se questi casi siano dovuti a una variante, ma è comunque una incidenza molto elevata e abbiamo ritenuto necessario intervenire per tutelare la salute delle persone che popolano la vallata”.

Intanto, da oggi, sono state assunte misure straordinarie di contenimento anche per un liceo di Biella: l’Avogadro. Nella scuola infatti le analisi dell’Asl hanno identificato nei giorni scorsi due casi di variante inglese e ciò ha portato le istituzioni ad adottare le misure preventive di contenimento previste dal ministero della Salute : istituto chiuso e tamponi a tappeto a tutti. Spiega l’assessore alla Santià, Luigi Icardi: “saranno effettuati tamponi molecolari su tutti gli alunni e il personale scolastico, e verrà attivato il periodo di quarantena. Gli esiti dello screening saranno disponibili entro lunedì. Restiamo in attesa della tipizzazione da parte dell’Istituto zooprofilattico per l’individuazione degli eventuali casi di variante”. L’assessore regionale all’istruzione Elena Chiorino ribadisce come: «L’istituto è intervenuto tempestivamente e in sinergia con l’Asl, attivando tutte le procedure indicate nelle linee guida ministeriali del 31 gennaio sia in termini di screening, sia di quarantena per garantire, comunque, la massima attenzione ed il miglior contenimento possibile».

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1 commento

  1. Le “varianti” del covid19 hanno gli stessi effetti polmonari curabili con i metodi efficaci ma sgraditi dai governi di tutto il mondo. La variante è la normale evoluzione di tutte le influenze e il covid19 ne ha avute (ma… anonimizzate) fin dal principio ma ora che il fenomeno-covid19 sta esaurendosi.. tali varianti divengono indispensabili per alimentare la paura spinta come sempre dai soliti catastrofisti alla Galli (appena smentito in forma scritta dai suoi stessi colleghi di unità ospedaliera, il Sacco), o alla Ricciardi, lo “scienziato” di freschissima nomina quale membro della “Pontificia accademia della vita” (pur senza aver scritto nulla di interesse per i cattolici in quanto tali… almeno fino a pochi giorni fa..! ). Si profilano problemi di movimento e altre “sospensioni” delle libertà costituzionali, per “gravi” motivi sanitari!?

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