Sono tutti ospitati in famiglia le donne ed i bambini che Olmo è andato a salvare in Ucraina

Grazie ad un lavoro straordinario svolto questa mattina al Modo Hotel da Questura e Asl, in base alle dichiarazioni di disponibilità che Carlo Olmo aveva ricevuto nei giorni scorsi, tutte le donne ucraine ed i loro figli arrivati ieri sera a Vercelli con il pullman del Lupo Bianco hanno adesso una casa in Italia.

“Per prima cosa – spiega Olmo – abbiamo provveduto a sistemare i due diciassettenni che erano da soli, senza familiari, ma che erano in possesso della liberatoria firmata dai loro genitori: sono stati accolti da una famiglia di Milano. Poi è stata la volta di tutti gli altri, cui, dopo i controlli anti-Covid subito disposti alla Piastra del ‘Sant’Andrea’ e per fortuna tutti negativi, l’Asl ha rilasciato il certificato provvisorio che sostituisce la nostra tessera sanitaria. Le famiglie che si erano dette disponibili ad accogliere queste persone sono venute al Modo e sono venute a prenderle: la maggior parte ha trovato casa a Vercelli, altre a Tricerro, Gattinara, Briga Novarese e Avigliana, nel Torinese. Ringrazio per la disponibilità il Comune di Prarolo, che era disposto ad accogliere provvisoriamente eventuali positivi al Covid, fino alla negativizzazione, ma non ce n’è per fortuna stato bisogno. Ringrazio Carlo Riva Vercellotti e la sua famiglia, che sono tra i vercellesi che si sono prestati a questa straordinaria opera di accoglienza. Mentre le prime quaranta persone stavano ricevendo ospitalità, mi sono giunte tantissime altre proposte di accoglienza. Ci saranno altre missioni umanitarie in Ucraina che supporterò e quindi queste offerte non saranno trascurate”.

Infine, il ringraziamento di Olmo a Lucio Ferrero, l’imprenditore di Greggio, che ha ristoranti in Ucraina. “Non solo – dice il filantropo vercellese -ci ha guidati alla ricerca di territori in cui sarebbe stato più sicuro il nostro approccio al suo Paese, ma è stato lui a organizzare la ricerca delle famiglie in fuga e l’arrivo nella località ungherese di Zahony, dove abbiamo fatto salire a bordo le nostre mamme ed i loro bambini. Il secondo pullman romano con il quale avevamo fatto il viaggio di andata assieme è ripartito parecchio tempo dopo di noi e ha portato a Imperia un’altra quarantina di profughi. Sono arrivati a destinazione oggi verso le 14”.

Olmo racconterà il suo impegno pro persone che fuggono dalla guerra domani, lunedì, alle  20, intervistato da Maurizio Costanzo, su Radio 101, nel programma “Facciamo finta che…”

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