Tiramani sulla questione vertici dell’Asl “L’operato dell’attuale manager è stato bocciato dalla conferenza dei sindaci, anche del Pd”

L'on. Paolo Tiramani

Riceviamo e pubblichiamo

 

 

Dopo l’ennesima insinuazione da parte del Pd locale, stavolta con la lettera di Gaietta (Segretario Pd Vercelli Valsesia) circa l’ingerenza dell’On. Paolo Tiramani sulle scelte relative ai vertici Asl, il Segretario Provinciale della Lega, On Paolo Tiramani, fa il punto della situazione:

“Non intendo scendere in polemica con il Pd su questo tema, perché è di competenza di altri: io osservo i fatti, ed i fatti dicono che per ben due volte l’operato dell’attuale manager è stato bocciato dalla Conferenza dei Sindaci del territorio, quasi all’unanimità. Direi che questo è il dato fondamentale su cui basare qualsiasi ulteriore considerazione – scrive Tiramani – le decisioni riguardanti la sanità spettano alla Regione, ma i cittadini possono dare indicazioni all’Assessore Regionale attraverso i loro Sindaci. Se i Sindaci della Provincia di Vercelli, anche quelli del Pd (mi chiedo se il Segretario Gaietta sia informato), hanno ritenuto non adeguato l’operato del Direttore Generale, io ne prendo atto e, nel rispetto della democrazia, l’Assessore Regionale ne tiene conto nelle sue decisioni. Se il Pd invece considera di nessun valore tale indicazione…beh, allora credo che la tendenza (e uso testualmente le parole di Gaietta) ad “anteporre interessi di parte e simpatie di politici locali in spregio a quelle che dovrebbero essere le logiche di una buona organizzazione e programmazione dei servizi” non riguardi Tiramani e la Lega, ma la parte politica di chi ha lanciato lo strale…”.

Tiramani conclude con fermezza: “Ritengo indispensabile improntare il confronto politico al rispetto reciproco e soprattutto al rispetto per i cittadini – dice in conclusione delle sue considerazioni – non buttiamo fumo negli occhi alla gente, ma diciamo le cose come stanno: la Regione ha la competenza sulle questioni sanitarie come su molte altre, i Sindaci esprimono pareri a nome del territorio, infine i cittadini hanno l’ultima parola con il voto. L’amministrazione regionale di sinistra, che ha guidato il Piemonte in precedenza, ha fatto scelte che non hanno incontrato il favore dei cittadini, che infatti l’hanno bocciata alle urne. Adesso le decisioni spettano al nuovo Assessore, che può e deve tener conto dell’espressione popolare rappresentata dai Sindaci: il Pd deve capire che nella pubblica amministrazione si agisce nel rispetto delle regole, e che le chiacchiere…stanno a zero”.

 

 

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1 commento

  1. La Dottoressa Serpieri ha fatto il suo dovere rispettando le direttive ministeriali e regionali durante il lock down, ma dentro gli ospedali come alcuni dirigenti amministrativi e medici hanno remato contro di Lei.
    Quando la Dottoressa Serpieri aveva invitato la circolare regionale per chiudere il pronto soccorso e trasformare il Ps in reparto Covid, chi ha voluto trasformarlo in PPI cioè punto di prima intervento magari anche su Facebook?
    E con il PPI si è registrato un collasso della capienza e successivo aumento della mortalità ed il propagarsi della infezione.
    La Serpieri ha fatto bene il suo lavoro, la politica ed i politici debbono stare fuori dagli ospedali. Alcuni dirigenti ospedalieri non devono mai essere sicari nelle faide politiche.

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