Tante iniziative in “Un aiuto per l’Ucraina”, continua l’arrivo di profughi

Si moltiplicano, sempre più numerose nel vercellese, le iniziative a soccorso della popolazione ucraina, travolta dagli sviluppi di una guerra terribile quanto assurda, che sta costringendo centinaia di migliaia, addirittura milioni di persone, alla fuga dalla propria terra martoriata dai combattimenti. Una moderna “diaspora del terzo millennio”che sta disperdendo famiglie intere, in particolare donne e bambini, alla ricerca di un rifugio nei vari paesi d’Europa, fra cui l’Italia.
A Vercelli, le iniziative nate in maniera spontanea sono state molteplici, prime fra tutte quelle delle tante associazioni di volontariato presenti in città: in particolare, la Comunità Ucraina, sta organizzando l’iniziativa solidale
“Un aiuto per l’Ucraina”, in collaborazione con tante realtà locali tra cui Osver-Emporio della Solidarietà, Anolf e il Centro Territoriale per il Volontariato, che si occupa di coordinare le operazioni.

“Abbiamo organizzato una serie di punti di raccolta – spiega Nadia Mazziero – Presidente ANOLF di Vercelli – al fine di reperire beni di prima necessità da inviare ai vari confini dove si trovano al momento i profughi; un appello cui la città di Vercelli sta rispondendo molto bene. Non si poteva rimanere indifferenti senza fare nulla in una situazione come questa, siamo consapevoli che in questo panorama di grande emergenza umanitaria il nostro gesto è una piccola cosa, ma è anche vero che un insieme di tante piccole cose possono contribuire al corretto proseguimento di un percorso di solidarietà che è appena iniziato. Queste persone, in fuga dalla propria terra, in questi momenti necessitano di tutto, non solo ai posti di confine ma, soprattutto, quando arriveranno qua; stiamo lavorando in rete con tutte le associazioni coinvolte per coordinare tutte le iniziative e chiederemo un incontro al Prefetto affinchè si possa allestire una cabina di regia comune in modo da evitare il più possibile disguidi e confusione”.

I punti di raccolta presenti in città, sono al momento quattro: Emporio della Solidarietà, in Via Caduti sul Lavoro 7, dal martedì al venerdì, dalle ore 8,30 alle 16; Chiesa di Biliemme, in Corso Salamano 139 solo il Lunedì, dalle ore 14 alle 18; ANOLFCISL, Via Laviny 38 dal lunedì al venerdì, dalle ore 14 alle 17,30; Centro Estetico “Star bene da Dasha”, Via Vinzaglio 45 martedì e mercoledì, dalle ore 13 alle 16,30 e sabato dalle ore 9 alle 11. Si stanno raccogliendo in particolare alimenti a lunga conservazione, prodotti per l’infanzia (latte in polvere, omogeneizzati, salviette, pannolini…), medicinali e kit di primo soccorso, prodotti per l’igiene, coperte e sacchi a pelo. E’ possibile anche acquistare e donare prodotti per l’igiene presso il negozio Tigotà di Vercelli, in Corso Torino 147. Per il momento è invece sospesa la raccolta di capi d’abbigliamento. mentre si stanno cercando volontari per supportare la raccolta e ricevere, organizzare e inscatolare i beni. Per informazioni: Olga: 389 5141917 (solo via Whatsapp); Marianna 334 3269909; Yulia 3887863653; Nadia 3407882490

“Quando abbiamo visto quanto stava succedendo nel nostro paese d’origine – osserva Olga Pushkar, mediatrice culturale e referente della Comunità Ucraina a Vercelli – inevitabilmente è salita alle stelle la preoccupazione per famigliari, parenti e amici rimasti là; ci siamo sentiti in dovere, come minimo, di organizzare degli aiuti per sostenere questa situazione drammatica. Sapevamo che la macchina della solidarietà si sarebbe messa in moto ma, sono sincera, non ci saremmo mai aspettati una risposta così forte e massiccia; una enorme soddisfazione, un grande conforto in questo momento così drammatico per la nostra gente. Dagli ultimi dati in nostro possesso, parliamo del pomeriggio di mercoledì 9, abbiamo già potuto spedire sette camioncini più due di materiale. Il primo camion è arrivato al confine con l’ucraina giovedì, abbiamo avuto la notizia e le immagini della consegna proprio in queste ore. Questa però è solo la punta dell’iceberg, dal momento che, dopo questi primi aiuti, il difficile verrà quando questa gente arriverà qui: abbiamo chiesto in Questura come procedere per le pratiche relative, soprattutto dal punto di vista burocratico. Si verificano difficoltà comprensibili, soprattutto sul “dove” andare e “cosa” fare; la barriera linguistica e la mancanza di informazioni, senza un punto di coordinamento preciso, diventano un ostacolo a quanto di buono si sta facendo”.

Serve quindi un punto di coordinamento unico, che concentri e metta in ordine le molteplici attività, un coordinamento garantito dal lavoro del Centro Territoriale per il Volontariato di Vercelli. “Il CTV ha immediatamente risposto alla situazione – commenta il Vice Presidente Luca Vannelli –  rispondendo a quella che è anche un’esigenza del territorio, che sta rispondendo molto bene alle recenti sollecitazioni e speriamo continui a farlo anche in futuro, sia per quanto riguarda gli aiuti di prima necessità sia per l’accoglienza, un problema che si verrà a creare tra breve. Non sarà una situazione semplice da gestire anzi, il difficile arriverà proprio nei prossimi giorni. Ci troviamo di fronte alla situazione di persone che fuggono dalla propria terra abbandonando i propri affetti, la propria casa, i propri beni e si ritrovano catapultati in una realtà completamente nuova, senza nulla. E’ questo il grosso dramma che tutti insieme dobbiamo cercare di far affrontare nel migliore dei modi a questa gente; il CTV dal canto suo ha preso in carico le richieste delle associazioni, coordinandole, mettendole in rete e suddividendo il lavoro in maniera corretta, in modo da evitare sprechi di tempo e di risorse umane. Un grosso aiuto lo garantisce il nostro staff, sempre presente ed operativo; sono tante le richieste importanti da soddisfare in questo momento e noi siamo e saremo  pronti ad accogliere e coordinare anche le richieste di altre associazioni che vogliano dare una mano”  

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