Stupisce e affascina la Torino Fashion Week: la modernità e la pace nella moda emergente. Presenti Maki e Tukwini Mandela

Si è conclusa ieri sera, 14 luglio, la Torino Fashion Week 2022, l’ormai consueto appuntamento torinese con la moda emergente internazionale. A rendere ancora più prestigioso l’evento di quest’anno sono state le presenze di Maki e Tukwini Mandela, rispettivamente figlia e nipote del Premio Nobel per la Pace Nelson Mandela, che per la prima volta live hanno sfilato con le collezioni che richiamano le suggestioni della tradizione africana e la capsule streetwear: “The Struggle Series”, i cui disegni originali sono stati realizzati dall’ex presidente del Sudafrica e raffigurano diverse mani.

È stata, infatti, la pace il tema della TFW 2022, che ha visto in passerella anche una delegazione di stilisti ucraini, che hanno presentato le loro creazioni nella lussuosa cornice di Villa Sassi.
La Torino Fashion Week si è imposta nel panorama internazionale, tra altri eventi dedicati alla moda, per la sua principale caratteristica di evento non solo dedicato al fashion, ma anche alla cultura, portando istantanee dal mondo sul carpet sabaudo. È diventata così, in sette edizioni, la vetrina della moda emergente; il focus delle nuove generazioni di stilisti, che con freschezza, inclusione e fusione di culture raccontano la loro visione dello style mondiale.

Dal 10 al 14 luglio si sono avvicendati sul blu carpet della villa seicentesca situata nella collina torinese i designer della rete EEN, come Bekka Akinduro, con il suo stile eclettico e lussuoso pensato per far apparire perfetta ogni donna, a prescindere dalla taglia; Esi Bani, con il suo marchio online di abbigliamento e gioielli couture EBDesignPlaza, e Sandra Marienfeld – founder e CEO di Mary&Mary, specializzata in costumi per artisti circensi. Queste sono solo alcune delle firme che erano presenti.
La TFW ha dedicato, come ogni anno, spazio anche al mondo maschile, presentando al pubblico i capi di due boutique torinesi: Hangover, in via Bruno Buozzi 6/B a e Hush di via S. Martino 31 a Moncalieri. Non è mancato un flash sul mondo dei giovanissimi, con le creazioni degli studenti delle scuole di moda torinesi e con gli stilisti di CNA Federmoda: dalla grande tradizione orafa E.G. Ghirardi ai laboratori sartoriali di Federica Pitton.

La mondanità e l’attualità hanno accompagnato anche musicalmente i defilee degli stilisti serbi, con una versione tradotta della canzone che ha spopolato all’Eurovision di quest’anno “In corpore sano”, apprezzatissima dal pubblico in sala, così come hanno riscosso un plauso tra la commozione e la tenerezza le piccole modelle in erba che hanno sfilato per la bosniaca Maja Arsenovic.
“Non solo moda”, citava un famoso programma dedicato alle tendenze fashion degli anni ’80-2000, ma questo claim ben si adatta anche alla mission delle TFW, che oltre alle artiste selezionate da Dress for Success & INova degli Emirati Arabi Uniti, a sostegno delle donne di tutto il mondo per l’indipendenza economica attraverso il settore della moda, ha anche ospitato le creazioni di UILDM (Unione italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), con progetto Diritto all’Eleganza.
La settimana torinese della moda si è chiusa con i marchi Guest star House of Mandela (Sud Africa), Hussain Harba (Iraq), Valentina Poltronieri (Italia), BarbarA’ (Cuba).

Laura De Bortoli

 

Ecco alcune istantanee dalla Torino Fashion Week 2022

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1 commento

  1. Il tema della pace-di-domani sviluppato da stilisti preminenti .. d’Italia, Sudafrica, Serbia, Cuba, Iraq… c’assicura di sorgere fuori dal globalismo-di-ieri.

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