Stasera in San Bernardo lo Stabat Mater di Boccherini per le vittime del Covid

Il soprano Francesca Lombardi Mazzulli

Per ricordare le vittime del Covid a Vercelli, condividere il dolore dei loro familiari e stringersi intorno a tutti coloro colpiti dal virus, la Camerata Ducale e il Comune hanno organizzato questa sera, nel luogo simbolo della chiesa di San Bernardo-Madonna degli Infermi l’esecuzione dello “Stabat Mater” di Luigi Boccherini: ne saranno protagonisti il soprano varesino Francesca Lombardi Mazzulli e un Quintetto d’archi della Ducale formato da Guido Rimonda (violino), Marina Martianova (violino), Maurizio Redegoso (viola), Daniele Bogni (violoncello) e Tommaso Fiorini (contrabbasso).

Guido Rimonda

L’ingresso è gratuito, ma, ragioni di sicurezza legata al Covid, e dunque nel rispetto dei distanziamenti, i posti all’interno della chiesa sono contingentati e quindi è assolutamente necessario prenotarsi telefonando allo 011755791, oppure scrivendo a [email protected].

Sarà possibile donare un’offerta alla Caritas parrocchiale.

Sono stato circa 400 gli autori di tutti i tempi che hanno musicato la sequenza di preghiere del XIII secolo attribuita al Beato Jacopone da Todi. Boccherini ne compose due versione: la prima, nel 1781, per soprano e quintetto d’archi, è quella che ascolteremo stasera; nel 1800, ne scrisse un’altra, che subito pubblicò, nove anni dopo, allargando l’organico vocale a due soprani e a un tenore, con l’aggiunta di una introduzione strumentale. Ed è appunto la seconda versione ad essere la più eseguita, anche se la prima non ha niente da invidiarle: undici le strofe musicali che la compongono per una durata complessiva di circa quaranta minuti.

Se è notevole la scelta del brano (ispirato a Pergolesi lo Stabat Mter di Boccherini è tra i più belli che si conoscano) è importante anche la scelta della chiesa in cui verrà eseguito perché il Santuario della Madonna degli Infermi è uno dei luoghi di fede più cari ai vercellesi. Si chiama così perché nell’ultimo altare della navata sinistra della vecchia chiesa (quella che risale al XII secolo) ospita l’immagine della Vergine che si ritiene miracolosa, avendo liberato, secondo la tradizione, la città dall’epidemia di peste del 1630, proprio quella citata nei Promessi Sposi. Il 19 maggio di quell’anno, la comunità parrocchiale di San Bernardo fece raffigurare la Madonna e si rivolse a lei in preghiera:a fine giugno la peste sparì dalla città e la chiesa divenne oggetto di un continuo pellegrinaggio e di infinita devozione.

L’immagine della Vergine venerata alla Madonna degli Infermi

Devozione che aumentò a dismisura due secoli dopo quando Vercelli venne risparmiata da un’epidemia di colera che si era diffusa in tutto il Piemonte. Fu così che venne affidato a due architetti, Giuseppe Locarni e Carlo Arborio Mella di ampliare la chiesa inglobandovi il Santuario dedicato alla Madonna: l’ultima cappella nella navata sinistra della parche vecchia (dove fu deciso di collocare l’immagine della Vergine) è tutt’ora la più frequentata dai vercellesi, che vanno a pregare per loro stessi e per i loro ammalati.

Tornando al concerto di stasera, che  avrà inizio alle 21, osserviamo,o che tre quinti del Quintetto d’archi della vocale (Rimonda, Martianova e Bogni) costituiscono la vecchia guardia della Ducale, e hanno bisogno di presentazione. Per quanto riguarda Redegoso e Fiorini, sono considerarti due grandi solisti dei loro strumenti: la viola e il contrabbasso.

Il soprano Francesca Lombardi Mazzulli, allieva, tra gli altri, di Mirella Freni e di Pavarotti, è stata finalista all’Hendel Singing Competition di Londra, è arrivata seconda al. Concorso Pietà dei Turchini” di Napoli ed ha vinto il Premio della Critica al Festival di Musica Antica di Varazdin in Croazia. Sterminata la sua attività operistica e concertistica in tutto il mondo: oggi è considerata una dele più grandi voci italiane.

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