Il sindaco su Sant’Andrea, strada alternativa al cavalcaferrovia e “mala movida”

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A meno di 48 ore dall’incendio che si è sviluppato nella Sacrestia della basilica di Sant’Andrea, il sindaco continua a ripensare a quelle ore drammatiche in cui il “simbolo” di Vercelli ha corso un gravissimo rischio: poi, per fortuna, tutto si è risolto con pochi danni, ma lo spavento è stato grande.

Andrea Corsaro ci riceve nel suo ufficio al primo piano del Minicipio per parlare di martedì notte, ma anche dei problemi di attualità a Vercelli: la nuova strada che “taglierà” la ferrovia Vercelli-Casale consentendo al traffico di avere un’alternativa seria, dopo sette mesi, alla forzata rinuncia al cavalcavia; le iniziative per tenere sotto controllo la “mala movida”; il verde pubblico e i nuovi cinque parchi che, come annunciato in Consiglio comunale, saranno realizzati in città.

La Sacrestia vista dall’esterno (foto Greppi)

Ma partiamo dal Sant’Andrea. Sindaco dov’era quella sera?

”A casa, e sono stato avvisato. Sono corso subito sul posto e, come me, l’hanno fatto i colleghi di giunta Simion, Baucero e Pozzolo; la nostra dirigente Margherita Crosio; e, con lei altri dipendenti  comunali come Leonardo Albergoni, dei vigili urbani e a Davide Tresoldi, dei Lavori Pubblici, che hanno svolto un gran lavoro. Subito ci siamo messi a disposizione dei vigili del fuoco, che hanno fatto un’opera davvero eccellente. Tutto è rimasto circoscritto alla Sacrestia, che pure custodisce il prezioso Cristo del 1300, un magnifico tabernacolo, un bel leggioin legno, applique del ‘700, e parametri sacri e candelabri custoditi nel grande armadio da cui si è probabilmente sviluppato l’incendio”.

Dalla finestra si intravede il Cristo del 1300

E’ confermato che l’incendio sia partito da lì?

”Il focolaio sembra che sia stato proprio lì, anche se ovviamente la parola definitiva, con la spiegazione di come sia potuto succedere, spetta alla polizia giudiziaria e ai vigili del fuoco, che l’altra mattina hanno fatto un sopralluogo proprio mirato alla definizione delle cause. Per me la cosa in assoluto più importante è che non ci siano stati problemi per le suore della Trasfigurazione e, subito dopo, la constatazione che addirittura due terzi della stessa Sacrestia non abbiano subito danni rilevanti, se non l’annerimento delle pareti, a causa del fumo, su cui ovviamente interverremo”.

Danni contenuti, per fortuna, ma si è rischiato grosso, anche, ad esempio, di perdere il prezioso Crocifisso del 1300 che, per i Sant’Andrea, ha una storia e un valore particolari. Con i vigili del fuoco avete dovuto valutare in pochissimo tempo, se spostarlo oppure no, vero?

Proprio così: visto che in Sacrestia la temperatura s’era fatta incandescente abbiamo dovuto prendere, e in fretta, una decisione. Si è infine optato di lasciarlo il Crocifisso e di raffreddarlo con appositi areatori. E possiamo dire che si è rivelata una scelta azzeccata. Per quanto riguarda gli altri oggetti di valore contenuti nella sacrestia, sono stati spostati con solerzia da Tresoldi: abbiamo aperto il vicino Piccolo Studio che, con la sala Capitolare, non era stato intaccato né dal fuoco né dal fumo e li collocati lì”.

Monsignor Arnolfo con alcune suore della Trasfigurazione (foto Greppi)

La Sacrestia non ha dei rivelatori di fumo?

”No, per fortuna le fiamme sono state viste dall’esterno e l’allarme è stato immediato. La basilica, la cui parte strutturale non è stata intaccata dall’incendio, ha ovviamente dei sistemi di sicurezza importanti, ma, alla luce di quanto è successo, dovremo studiarne altri per renderla ancora più sicura”.

Dalle scelte che poi si sono rivelate opportune, prese in emergenza, ad altre, e qui cambiamo radicalmente argomento, che invece avete ponderato. Ad esempio, la nuova strada provvisoria che taglierà la ferrovia Vercelli-Casale, da via Tavallini a via Natale Palli, attraverso via Chiais per decongestionare il traffico in tutta zona, per intenderci, a ridosso dell’ospedale dopo la chiusura, sette mesi fa, del cavalcavia.

”Le trattative con Rfi sono state complesse e laboriose. Si trattava di individuare un punto dove far passare il passaggio a raso, visto che il cavalcaferrovia non solo non poteva più essere percorso sopra, ma nemmeno sotto. Dopo averlo individuato, è stato indispensabile ottenere il via libera delle Ferrovie perché lì occorre intervenire per eliminare i dislivelli e realizzare un passaggio lineare. E poi finalmente il cantiere è stato aperto”.

Il cavalcavia sarà raso al suolo e poi ricostruito, non  era possibile semplicemente ristrutturarlo?

”Purtroppo no, ci sono infrastrutture che non ci lasciano soluzioni alternative. Per fare un esempio, sono andato a verificare la situazione al vecchio Centro Nuoto. Mi sono trovato davvero in ambasce quando è stata presa la decisione di abbatterlo, ma durante demolizione, prove tecniche inconfutabili hanno dimostrando che quella struttura era proprio alla fine e che si sarebbe sgretolata. Abbiamo conservato, come ricordo del passato, i bassorilievi di Laura Mazzeri, ma adesso lì la fisionomia di quella zona cambierà radicalmente. Come cambieranno volto le cinque aree in cui vogliamo realizzare altrettanti nuovi parchi: corso Tanaro, via Walter Manzone, il Villaggio Concordia, l’Aravecchia e la zona di San Bartolomeo. Io voglio una città sempre più vivibile, una città sempre più verde, una città sempre più bella. In un prossimo futuro anche zone gia adesso assai care ai vercellesi muteranno volto, ed in meglio. Ma, sul bello, già stiamo lavorando adesso. Le fioriere che abbiamo installato in diversi punti della città hanno dato un tocco in più di grazia. Ogni giorno vado a controllare le aree verdi, ad esempio oggi, recandomi dagli Alpini di Porta Torino che hanno inaugurato un prezioso Centro tamponi nella loro sede, ho potuto constatare che via Bertinetti ha, adesso, un verde curatissimo. Dove osservo mancanze, che per magari a qualcuno possono sembrare anche banali, intervengo. In questo momento l’aiuola davanti al Duomo, che è sempre stata ricca di fiori, non ne ha. Ho segnalato il problema…”.

Spero che abbia segnalato anche la nuova rotonda di via Roma. Rispetto a prima, quando era stata pensata con i famosi fungheti, tutt’altra cosa. Ma il timo che avete sistemato non funzione affatto, anche secondo l’assessore Saviolo…

”E ha perfettamente ragione. Non piace neanche a me, forse sarà il caso di cambiare i fiori. Se qualcosa non va, ed il cittadino, se ne risente, giustamente, si può anche cambiare”.

A proposito di cose che non vanno, il discorso di quella che qualcuno, forse impropriamente, ma con un’immagine efficace, ha chiamato “mala movoda”.

”Qui paghiamo tutti il passaggio dal silenzio innaturale, pauroso, del lockdown e delle notti senza gente in strada, alla reazione per tanti casi eccessiva al Via libera. Come sempre occorrerebbe scegliere una via di mezzo, ma non succede. Però noi stiamo intervenendo e in modo deciso per spegnere sul nascere tutti gli eccessi; noi con l’appoggio del prefetto, del questore, e di tutte le forze dell’ordine. Ma le assicuro che il nostro sforzo, anche in termini economici, per portare di notte i vigili in strada, è stato rilevante. E la stessa cosa si può dire per la videosorveglianza. Le due ragazze che avevano fatto scempio di fioriere in piazzetta Pugliese Levi e in via Verdi sono state individuate grazie alle nostre telecamere. E le undici multe – di cui una assai rilevante di 3mila euro – di cui parla la prefettura nel comunicato di poco fa sono state comminate dai nostri vigili: gente sorpresa ad orinare contro i muri, ma anche altri che hanno pagato a prezzo assai caro comportamenti non consoni. In una recente riunione del Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico ho chiesto pattuglie interforze perché un conto sono le violazioni che i nostri vigili possono rilevare e punire con le sanzioni amministrative. Ma poi ci sono i reati come il disturbo della quiete pubblica, reati penali. Insomma, garantisco ai cittadini che faremo l’impossibile per stroncare sul nascere tutti gli eccessi, garantendo loro il diritto al riposo e alla tranquillità anche di notte, anche a tarda notte”.

Edm

 

 

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2 Commenti

  1. Quest’inizio d’estate ci restituisce un Sindaco pensoso, forse un po’ stanco, preoccupato per il pericolo corso con il divampare delle fiamme in sagrestia, in mancanza di tutte le precauzioni per tali eventi imprevedibili, ma anche un Corsaro impegnato nel duro lavoro di ogni giorno (con l’impegno di TUTTI, si capisce), per risolvere il problema del cavalcavia, nell’aspetto burocratico .. estetico e di viabilità… e seguiranno le sorprese e i miglioramenti del decoro urbano, del quale già si vedono le avvisaglie .. proseguiranno col timo .. fin chissà dove. Infine, la movida !.. problema maximo su cui ragionare-sopra, stando ai titoli dei giornali. Forse più complesso di quel che pare .. mi è appena stato segnalato un illustre dottore (nel senso di persona laureata) dar in modo inatteso, sorprendente, un discreto calcione contro un leggero contenitore per carta (pieno) per la raccolta porta-porta .. a proposito .. hanno cambiato giorno?? Siamo all’inizio di un nuovo Rinascimento? .. direbbe Crozza ..i: ragioniamoci sopra.
    https://spuntisullarte.wordpress.com/2016/03/20/durer-e-il-trittico-meisterstiche/

  2. Leggo che il nostro Sig.Sindaco vuole una “città più vivibile”,con 5 parchi verdi,fiori in piazza Roma,ecc,ecc,eccc.
    Peccato che noi residenti della ZTL si debba andare a parcheggiare alla ex Garrone :praticamente sotto casa.
    Peccato che non si voglia lasciarli parcheggiare VERAMENTE vicino alle loro case ( primo tratto di via Duomo -privilegio ancora “top secret”e primo tratto di via Gioberti )
    Invito il nostro Sig.Sindaco a farsi a piedi dalla ex Garrone a via Dei Mercati magari 2 o tre volte in un giorno sotto al sole o alla pioggia o a 0°,magari con qualche acciacco da ultra settantenne !!!
    Mentre poi cammina,lanci un”occhiata in via Duomo,magari noterà che ci sono 2,a volte,anche 3 posti liberi e si domandi se ha fatto cosa giusta con l’ultima delibera sul “regalo che ci ha fatto dei ben 20 parcheggi alla ex Garrone !!!!

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