Seduta surreale del Consiglio comunale ancora in remoto: ma allora a che cosa serve il green pass?

I consiglieri di maggioranza presenti ieri in aula

Benvenuti alla cronaca del Consiglio comunale probabilmente più surreale nella storia di Vercelli. Sono le 15, ed il Consiglio, che è incominciato alle 9 di stamattina, non è ancora riuscito a votare il nuovo presidente del Consiglio comunale. Ha salutato l’ingresso in giunta di Gian Carlo Locarni (il presidente uscente) e l’arrivo in Consiglio del sostituto di Locarni, Guido Favalli, ma dopo cinque ore (perché un’ora è andata nell’interruzione pranzo) i consiglieri non sono ancora riusciti ad esaurire il secondo (!) punto all’ordine del giorno, e cioè, appunto, la nomina del successore di Locarni. La maggioranza ha proposto il nome dell’attuale capogruppo della Lega, Romano Lavarino; la minoranza, anche per mettere un po’ in difficoltà il centrodestra, ha indicato l’attuale vice presidente (che sta adesso presiedendo l’assemblea, dopo le dimissioni di Locarni dal Consiglio), il forzista Gianni Marino.

 

Romano Lavorino che, si spera entro stanotte, qualcuno eleggerà presidente del Consiglio

L’articolo 23 dello Statuto parla chiaro. In prima battuta, il presidente deve essere eletto con almeno i due terzi dei componenti del Consiglio, non dei presenti, dei componenti, quindi almeno con 21 voti; in seconda votazione basterà la maggioranza assoluta, ma sempre dei componenti il Consiglio, e cioè almeno 17 voti; in terza battuta, sarà sufficiente la maggioranza dei votanti.

Michele Cressano che, con Roberto Scheda, ha cercato invano di convincere la maggioranza a riconvocare il Consiglio in prresenza

Semplice e lineare direte voi, ma non con questo assurdo Consiglio in remoto, unico a non riunirsi totalmente in presenza in tutto il Piemonte (c’erano una dozzina di consiglieri su 33, sindaco compreso), per ragioni incomprensibili, se si pensa che a Vercelli, come altrove in zona bianca, ovviamente con la mascherina, puoi andare al cine o a teatro con il green pass, ma senza più alcun distanziamento. E non solo, noi giornalisti andiamo in presenza alle conferenze stampa convocate dal sindaco o dai suoi assessori. Unica eccezione in Piemonte, probabilmente nel resto d’Italia, il Comune di Vercelli. Invano Roberto Scheda, collegato in remoto, ma solo per motivi professionali, ha continuato a chiedere il perché, osservando che orma da tempo a Biella, Novara e in tanti altri Comuni del Piemonte i consiglieri sono presenti di persona: nessuno è riuscito a dargli una risposta sensata. E a questo punto chiediamo anche noi a sindaco, giunta e maggioranza: ma allora il green pass a che cosa serve?

Giann Marino, che ha l’assemblea odierna

Questa scelta unica in Piemonte e , ripetiamo, incomprensibile, ha fatto sì che fino a questo momento (e mentre scriviamo sono le 15,17) Vercelli non abbia ancora un presidente eletto del Consiglio comunale. Perché prima ci si è messo anche il sistema informatico, che non è riuscito a spedire le email per permettere di votare a tutti in consiglieri; cosicché la votazione è stata rinviata. Poi, anche il risultato in prima istanza non è stato raggiunto: Lavarino è arrivato a quota 12, ben lontano dai 22 voti necessari; Marino ne ha totalizzati 9, tre sono state le schede bianche, una nulla, e cinque dei presenti (in persona e in remoto), non hanno partecipato alla votazione.

Invano dopo questa prima votazione, Michele Cressano, del Pd, ha cercato di convincere la maggioranza a cambiare sistema e ad andare ad una successiva convocazione in presenza, anche per fare piena dignità ad un voto tanto importante.  I capigruppo di maggioranza si sono confrontati e, alla fine, per bocca del consigliere della Lega Iacoi hanno respinto la proposta: si è poi votato ed il “no” all’idea di Cressano si è espresso nettamente anche perché diversi esponenti della minoranza hanno scelto di non votare, ritenendo evidentemente scontato il risultato: 18 no contro due sì.

Guido Favalli a destra entrato stamane in Consiglio al posto di Locarni

Cosicché, alla ripresa del Consiglio, dopo la pausa pranzo, siamo ancora qui ad inseguire il superamento dell’ordine del giorno, alla faccia sel green pass e di ciò che sta facendo “il resto del mondo”.  Benvenuti a Fantasyland.

 

 

 

Edm

Ps: prima o poi vi comunicheremo l’elezione di Lavarino, non temete.

 

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2 Commenti

  1. Che la spiegazione del mistero sia proprio… dimostrare l’assurdità di green, super green e altre diavolerie in atto?
    Oppure la maggioranza, unica al mondo, conosce l’identità del deceduto giornaliero (quello di oggi o dei giorni immediatamente precedenti) e la causa é il terribile Omicron.. un consigliere è reduce da un safari africano, alla caccia di leoni.

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