“Dotate di Taser tutte le forze di polizia”. Lo chiede a gran voce anche il sindacato di polizia Sap di Vercelli, attraverso il segretario Claudio Castelli ed il segretario aggiunto Domingo Miano. Da sempre un tema molto sentito nell’ambito delle forze dell’ordine quello dell’utilizzo della cosiddetta pistola elettrica è riesploso nei giorni scorsi dopo l’uccisione, a Milano, di un filippino che, fuori di testa, si era lanciato con un coltello contro i poliziotti che non hanno potuto evitare di sparargli, uccidendolo.
Il segretario generale del sap, Stefano Paoloni, aveva commentato così quel tragico fatto: “E’ sempre un immenso dolore la perdita di una vita. Ma quel che è accaduto l’altra sera a Milano è la dimostrazione sempre più lampante di come il Taser sia assolutamente indispensabile per le forze del comparto sicurezza. Ci fosse stato il Taser, non si parlerebbe di una vita che non c’è più”.
Nel riprendere le considerazioni del loro segretario generale, Castelli e Miano auspicano che il Taser venga fornito in dotazione alle forze dell’ordine, in tutto il Paese e quindi anche nella nostra provincia. Auspicano quindi che le indagini sul fatto avvenuto a Milano scagionino totalmente i colleghi che hanno dovuto sparare perché “norme concepite a garanzia (l’uso delle armi da parte delle forze dell’ordine, ndr) non possono diventare il calvario di chi ha fatto il proprio dovere”.
L’impiego del Taser è comunque ancora molto discusso in Italia. Nel 2018, il primo governo Conte avviò una sperimentazione sull’arma elettrica prodotta dalla ditta che avrebbe dovuto rifornire le forze di polizia dell’Italia. La sperimentazione fu condotta in sei città (Milano, Padova, Caserta, Reggio Emilia, Catania e Brindisi), ed i risultati, emersi qualche mese fa, sono stati giudicati negativi.
