Smantellato traffico internazionale di falsi abiti griffati, la segnalazione parte da un distributore di Santhià

Produceva illecitamente migliaia di paia di scarpe, jeans, borse e magliette, in Tunisia e distribuiva il tutto in Italia, spacciando i capi d’abbigliamento per marchi di successo. La guardia di Finanza di Torino ha denunciato un imprenditore italiano e sequestrato oltre 50 mila tra accessori e capi di abbigliamento con il marchio contraffatto.

La base logistica era una fabbrica a Monastir, a capo della quale c’era l’italiano sessantenne, originario di Migliarino nel Ferrarese, pregiudicato e già noto per vicende simili. I finanzieri si sono messi sulle sue tracce dopo aver notato alcune importazioni sospette di merce: le indagini, coordinate dai magistrati Vincenzo Pacileo e Alessandro Aghemo, sono durate diversi mesi. L’uomo dovrà rispondere di contraffazione di marchi e frode in commercio e rischia fino a 4 anni.

Il giro d’affari era di almeno due milioni di euro. La merce veniva stoccata a Pesaro e poi rivenduta in tutta Italia. L’ultimo dei marchi contraffatti è stato “Andrew Charles” dello stilista Andy Hilfiger, fratello del ben più noto stylist americano Tommy, a cui appartiene il brand “TH”. Sono stati gli stessi stilisti a dare l’allarme e a fornire alcune indicazioni per l’operazione, tramite il distributore italiano del marchio a Santhià. Tutta la merce sequestrata sarà distribuita a enti caritatevoli per donarla a persone bisognose.

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