Record di Francesco Surace che sabato 19 è partito da Genova alla volta della Capanna Margherita. Il suo tempo è stato di 13 ore e 20 minuti. L’atleta valsesiano ha percorso prima 226 km in bicicletta e poi gli ultimi 17 di corsa in salita, fino a raggiungere i 4.554 metri del rifugio più alto d’Europa, dove è arrivato alle 6:20 di domenica mattina, migliorando il suo personal best di ben 58 minuti.
Arrivato ad Alagna, Surace si è fermato il tempo necessario per un massaggio ed è subito ripartito: nella salita, il meteo non è stato favorevole, pioggia e brutto tempo hanno reso difficile la conquista, ma l’arrivo dopo aver superato queste difficoltà è stato ancora più soddisfacente
A sostenerlo il suo team: per il supporto tecnico, il papà Pietro, la sorella Giulia e lo zio Massimo; alla guida del mezzo al seguito, Corrado Zappelloni e il padrino di Francesco, Gianni Carrano; per l’assistenza medica Alessandro Mancassola.
Per la parte sportiva, Alberto Ceralli, direttore sportivo, Alessandro Ainardi e Marco Pastore che lo hanno affiancato nel tratto in bici e lungo la salita. A Indren è stato allestito un campo, dove 6 amici di Francesco lo aspettavano per il supporto tecnico, e infine alla Margherita c’erano Sergio Gabbio e Silvia Costa.
«Un risultato fortemente voluto – ha commenta a freddo Francesco – per il quale ringrazio anche tutti i miei amici e collaboratori che mi hanno sostenuto e hanno sempre creduto in me, dandomi grande forza ed energia».
” (..) 226 km in bicicletta e poi gli ultimi 17 di corsa in salita, fino a raggiungere i 4.554 metri del rifugio più alto d’Europa (..) migliorando il suo personal best di ben 58 minuti” !!
.. azz.!! .. alla faccia dello sguardo tenero (v. foto) ! .. soprannominiamolo “Defibrillatore”… con un cuore (oltre che un “Cuore”) come il suo potremmo “farci” 10 astrazeneca senza neppure accorgercene !