Pozzolo ricorda i caduti della “strage del maggio 1945”

Riceviamo e pubblichiamo

Nella giornata odierna, da vercellesi, si ricorda la strage del maggio 1945 – un’esecuzione sommaria, avvenuta nella nostra città a guerra civile ampiamente conclusa – ad opera di alcuni partigiani della 182ª Brigata Garibaldi “Pietro Camana”.

Un gruppo di più di una cinquantina di ragazzi, donne e uomini aderenti alla ex Repubblica Sociale Italiana, vennero prelevati dallo stadio di Novara – allora adibito a campo di concentramento – e trasportati nel vercellese: senza alcun tipo processo e senza alcun tipo di ragione vennero brutalmente ammazzati.

L’eccidio ebbe luogo in parte nel comune di Vercelli e in parte nel comune di Greggio tra il 12 ed il 13 maggio 1945: davanti all’ex ospedale psichiatrico di Vercelli molti furono maciullati, ancora vivi, sotto le ruote di alcuni autocarri.

I resti mortali di questi esseri umani furono sotterrati nei campi adiacenti senza degna sepoltura: le famiglie delle vittime tuttora – a quasi un secolo di distanza da quei momenti – non hanno una tomba sulla quale pregare i loro morti.

Da italiani e da vercellesi abbiamo il dovere morale di ricordare anche le pagine che sono state volutamente strappate dalla memoria della nostra storia patria.

 

Emanuele Pozzolo 

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2 Commenti

  1. La Storia (la storia) è sempre scritta dai Vincitori (vincitori) .. siamo ogni tanto gratificati dal sopraggiungere della rarità occasionale e inattesa, il Pozzolo di turno, proveniente dal Caso (Caso) e destinato al dimenticatoio, sopraffatto dalle voci prevalenti, dal coro (coro) .. ma la gente (molti nella moltitudine) conosce la Verità.
    ..
    “La storia è sempre scritta dai vincitori. Quando due culture si scontrano, chi perde viene cancellato e il vincitore scrive i libri di storia, libri che sostengono la sua causa e condannano quella del nemico sconfitto.”
    https://www.paginainizio.com/frasi/frasi.php?id=27268
    ..
    Oggi tutto si ripete, dalla “pandemia” all’operazione russa in Ucraina la narrativa dei controllori del discorso fa proprie le bugie più spudorate.

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