In Piemonte il mistero di 220mila tamponi effettuati ma cancellati nei conteggi: per il Ministero non valgono

I tamponi da “vero e unico” termometro dell’andamento dei contagi per il Covid, intoccabile sestante dei super rigoristi su cui articolare decisioni di chiusure, restrizioni e decreti, ma anche oggetti “a volte fallibili” che vanno fatti e rifatti, a volte con falsi positivi e negativi, su cui è difficile capire se fare veramente affidamento per i più scettici. Da oggi, i tamponi sono anche uno strumento di lotta politica e un mistero, numeri che possono essere cancellati e ricalcolati così, secondo un’interpretazione, infischiandosene del fatto che un tampone dovrebbe essere solo un tampone, ossia uno strumento scientfico o medico per capire se si è contagiati o meno dal coronavirus. È il caso del Piemonte dove in un giorno, senza spiegazioni esaustive e dirimenti, il Ministero della Salute ha cancellato 220mila tamponi effettuati, o meglio i dati che da essi derivano, non conteggiandoli più nel progressivo della Protezione Civile che ogni girono dà il polso del contagio. E ciò con buona pace de dati, positivi o negativi che essi rappresentavano, o del numero di persone a cui tali “tamponi” erano collegati.

In pratica per il Ministero quei 220 mila tamponi non erano veri test molecolari ma soltanto quelli rapidi. Questa la decisine del Ministero della Salute, che ha subito corretto il bollettino ufficiale, riportando il Piemonte da più di 1milione e 800 mila tamponi eseguiti dall’inizio della pandemia a circa 1milione e 500 mila.

La regione del governatore Alberto Cirio però si è ribellata argomentando: “Sono stati loro ad aver fatto confusione”.

Le cifre

In pratica i test effettuati giovedì 18 dicembre in territorio sabaudo, classificati come «processati con test molecolare» erano 1 milione 819 mila e 188, venerdì 19 sono diventati 1 milione 595 mila e 851. Dal conteggio, quindi, ne sono spariti 223 mila e 337 in ventiquattro ore. Il totale, secondo il ministero, era in realtà la somma dei molecolari con i rapidi. Un’operazione di aritmetica che avrebbe modificato il colore assegnato al Piemonte, da arancione a giallo. Ma anche una operazione, quella di “cancellare” 220mila tamponi, che può mandare all’aria statistiche, percentuali e previsioni sull’andamento del virus.

La giunta di Cirio rimanda al mittente l’insinuazione: «Noi siamo stati più scrupolosi del Ministero», ribatte l’assessore alla Protezione Civile Matteo Marnati. «Non ci abbiamo guadagnato niente, anzi: al massimo abbiamo più positivi rispetto agli altri. Usiamo gli antigenici perché dal 3 dicembre l’Europa li ha equiparati».

Intanto si registra un lieve miglioramento nelle cifre del bollettino del ministero della Salute. Ieri sono stati registrati 16.308 nuovi contagi da coronavirus e altre 553 vittime. Ventiquattro ore prima erano stati rispettivamente 17.992 e 674. Risultato di 176.185 tamponi eseguiti, in lieve calo rispetto ai 179.800 della giornata precedente. Il tasso di positività, ossia il rapporto positivi-test, compresi quelli ripetuti e di controllo, è del 9,2%, in flessione rispetto all’ultimo dato, che era 10. A Natale la curva media dei decessi potrà scendere sotto i 500 al giorno, prevede uno studio del Cnr.

Rimane però un dubbio, ma è corretto o possibile che sui tamponi, che dovrebbero essere dati scientifici oggettivi, si possa scatenare uno scontro politico tra Torino e Roma, litigando sulla cancellazione di dati che influiscono in modo pesante sulle decisione delle restrizioni. E se i dati possono essere così facilmente cancellati o “riammessi”, in ogni caso manipolati in un senso o in un altro a seconda delle “interpretazioni”, quanto rigore scientifico e quanta credibilità possono in realtà avere? Mistero, il mistero del Piemonte.

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2 Commenti

  1. I tamponi non hanno valore diagnostico, per ammissione dello stesso inventore. Quindi se ne prendiamo 1,8 o 1,5M nell’uno e nell’altro caso continuano a non valere nulla. Vale invece la circostanza che in virtu’ di esi molti sani restano segregati in casa e tanti contagiati risultano sani.

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