Partenza da Genova, arrivo alla Capanna Margherita: il valsesiano Surace proverà a battere un record che dura dal 1994

Francesco Surace, atleta venticinquenne di Borgosesia, il 1° di agosto tenterà di infrangere il record del Monterosa SkyBike che dal 1994 appartiene a Marino Giacometti. Si parte a livello del mare a Genova e si arriva alla Capanna Margherita da Alagna.

«L’emergenza sanitaria legata al Covid-19 mi ha costretto a rinviare tutte le gare e competizioni sportive che avevo in programma quest’anno – spiega Surace – così, per non perdere il volume di allenamento accumulato, ho pensato di concentrare tutto in un unico ambizioso obiettivo: Genova-Monterosa era un’idea che avevo già da tempo, mai concretizzata per via della preparazione che richiede, messa a punto durante il lockdown».

Il record da battere è di 16 ore e 30 minuti: Francesco Surace partirà il 1° agosto alle 20 da Genova in bicicletta, percorrerà 230 km e 2.800 metri di dislivello, per arrivare alle 6 del mattino circa ad Alagna Valsesia. Dopo trenta minuti di recupero inizierà la fase a piedi per arrivare alla Capanna Margherita, percorrendo 17 km e 3.500 metri di dislivello.

«Quest’anno avevo intenzione di conquistare la seconda vetta del mio progetto Seven Summits, dopo il Monte Elbrus nel 2019, ma non essendo possibile farlo, il mio allenatore, Alex Baldaccini, mi ha spronato a individuare un altro obiettivo, in Valsesia, per mantenere alta la motivazione: a quel punto, non ho avuto dubbi ed ho pensato fosse giunto il momento di preparare e tentare questo record».

La settimana tipo di Surace prevede circa venti ore di allenamento: percorre tra i 60 e i 90 km di corsa, tra i 100 e 250 km in bicicletta, nuota per 6-8 km e si cimenta con dislivelli tra i 2.000 e i 4.000 metri.

«Mi sono informato da chi prima di me lo ha fatto: il primo che ho interpellato è stato Nico Valsesia, che mi ha dato ottimi consigli. Ho contattato anche Marino Giacometti, detentore del record e fondatore della Skyrunning Federation e anche lui è stato disponibilissimo. Con il mio allenatore abbiamo studiato la strategia, concentrandoci negli ultimi due mesi, intensissimi».

Sono in tanti a sostenere Francesco in questa sua impresa: «Ringrazio tutti coloro che credono in me, in particolare Giant Italia che mi ha dotato di una bici adatta a coprire i 230 km nel minor tempo possibile. Poi Oakley, che mi ha aiutato con attrezzatura per la sicurezza e visione notturna. Grazie anche tutti gli sponsor: Buonamici, Autotrend, Indurplast, Farmacia Cerra e la Società per cui corro, la G.S.A. Valsesia. Ce la metterò tutta per realizzare il mio sogno».

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