”Non uccise per una sigaretta”. I giudici della Corte d’Assise d’Appello di Torino hanno confermato la sentenza di condanna per Alex Rizzi che, nel luglio di due anni fa, uccise con una coltellata l’amico di infanzia Daniel Napolitano al termine di una discussione degenerata in lite.
La pena, però, è stata ridotta: dai 16 anni della condanna di primo grado (il processo era stato celebrato con rito abbreviato, quindi con lo sconto di un terzo della pena), si passa a 13 anni e 4 mesi di carcere, perché i giudici di appello hanno accolto l’istanza per escludere l’aggravante dei futili motivi.
Fu lo stesso Alex Rizzi, subito dopo l’omicidio, – che avvenne sul pianerottolo di una palazzina di via Martiri del Kivw al rione Concordia dove il giovane viveva con la nonna, a chiamare i soccorsi. Per l’amico, cui cui aveva passato la giornata e parte della serata, non c’era perà più niente da fare.





