Nell’ex Macello di via Laviny sorgerà il “Bicciolano Social Cafè” aperto ai giovani

Vercelli – Si chiama “Bicciolano Social Cafè” ed è un innovativo, per Vercelli, centro di aggregazione per i giovani: approvato con una delibera della giunta comunale, sarà aperto all’ex Macello di via Laviny. Hanno lavorato e stanno lavorando al progetto due assessori: quello alle Politiche sociali Ketty Politi e quello alle Politiche giovanili Emanuele Pozzolo. Ed è quest’ultimo che spiega: “L’idea, d’intesa ovviamente con la Caritas, è di spostare in un’altra sede, ampliandolo, l’Emporio solidale che assiste centinaia di famiglie bisognose, liberando gli spazi appunto per il “Bicciolano Social Cafè” e per l’Informagiovani, un servizio che pure sarà ampliato, che troverebbero così spazio accanto al Centro per l’impiego già ospitato nei locali dell’ex Macello di via Laviny. Ovviamente installeremo il Wi-fi gratuito”.

”In tal modo – continua Pozzolo – si costituirebbe un info-point a disposizione di tutti i giovani della città, e non solo: penso ad esempio agli studenti universitari che, in tantissimi, vengono da fuori Vercelli a studiare qui, e che non hanno un luogo ad hoc dove ritrovarsi.  E’ per questa ragione che Ketty Politii ed io, ovviamente in pieno accordo col sindaco Corsaro e con gli altri colleghi di giunta, abbiamo accolto la proposta della Cooperativa sociale 181 di Vercelli, approvando il progetto di questo Social Cafè che sarà gestito da loro con l’appoggio del Comune”.

Presso il “Cafè’ sarà attivato uno sportello connesso ai Servizi sociali e alle Politiche giovanili e verranno inoltre individuate due persone, già in carico ai Servizi sociali, da segnalare alla Coop 181 perché le inserisca in due tirocini per l’avviamento al lavoro. La Coop si impegna a versare al Comune un corrispettivo annuo per l’attivazione dei locali, finalizzato alla manutenzione ordinaria dell’ex Macello, pari a dieci euro al metro quadro, ed inoltre provvederà al pagamento delle utenze

Il “Cafè” sarà gestito dalla Coop in piena autonomia, ma il Comune concorderà ovviamente gli orari di apertura e, ripetiamo, lavorerà per l’individuazione di una struttura in grado di ospitare l’indispensabile Emporio solidale, di cui la Caritas è capofila nella gestione.

edm