Nasce il numero verde provinciale contro le discriminazioni

L’istituzione di un numero verde destinato alla segnalazione di discriminazioni avvenute nell’ambito territoriale delle provincie di Vercelli e Biella. E’ questa, in poche e semplici parole, la finalità principale della sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra il Nodo provinciale contro le discriminazioni della Provincia di Vercelli, l’Ordine dei Farmacisti Vercelli-Biella e Federfarma Biella-Vercelli. Le firme sul protocollo sono state vergate nella mattinata di oggi, nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso la Sala Protezione Civile della Provincia di Vercelli, in via San Cristoforo.

“La Convenzione di Istanbul firmata dall’Italia nel mese di settembre 2012 – spiega Lella Bassignana, Referente del Nodo provinciale – definisce la violenza sulle donne una violazione dei diritti umani e, soprattutto, una forma di discriminazione. Pertanto, per divulgare le attività che il Nodo intraprende a favore delle persone discriminate, in particolare nei confronti delle donne, è sembrato importante appoggiarsi alle farmacie, che sono diffuse in modo capillare sul territorio provinciale e dove sovente si va ad instaurare un rapporto di fiducia tra utente e farmacista, al quale si vanno anche a chiedere consigli che vanno al di la semplice prescrizione medica. Nessuno meglio di loro può essere di aiuto per sensibilizzare la popolazione riguardo al tema della discriminazione. ILa nostra collaborazione consisterà nell’inserimento sullo scontrino fiscale di un numero verde antidiscriminazione, che fa capo al Nodo provinciale; il passaggio successivo sarà quello di indicare le farmacie che hanno aderito all’iniziativa ed emettere un logo identificativo per loro, perché è giusto che venga riconosciuto il giusto merito a chi si spende per sensibilizzare la cittadinanza su queste problematiche. Le farmacie inoltre, si sono impegnate a diffondere e promuovere le iniziative portate avanti dal Nodo riguardo numerose tematiche; a questo proposito, ringrazio Vania Vento Presidente dell’associazione “La voce di una, la voce di tutte” con cui stiamo realizzando una serie di sensibilizzazioni”.

Un passo importante nella lotta alla discriminazione sul territorio delle provincie di Vercelli e Biella, cui l’Ordine dei Farmacisti Vercelli-Biella e Federfarma Biella-Vercelli non hanno mancato di fornire con grande prontezza ed entusiasmo il proprio appoggio immediato e incondizionato. “Abbiamo accolto questa iniziativa con gioia – sottolinea il Presidente l’Ordine dei Farmacisti Vercelli-Biella, dottor Simone Redamante – abbraccia ndo subito il progetto; siamo disponibilissimi a lavorare con tutte le prospettive di lavoro che ci verranno proposte dalle istituzioni, a partire da questa prima iniziativa. A noi è apparsa subito come una proposta lodevole e meritevole di appoggio, per cui siamo qui per collaborare e portare avanti questo progetto”.
Sarà quindi un’iniziativa che dipenderà molto dal rapporto utente-farmacista, un rapporto che deve essere amichevole, schietto, corretto da entrambe le parti, come evidenzai l’intervento del dottor Piero Zantonelli, Presidente di Federfarma Biella-Vercelli “Le farmacie colloquiano con un linguaggio semplice e chiaro; quindi, oltre a essere facilmente raggiungibili, offrono anche la possibilità di interloquire in maniera efficace e comprensibile. Ovviamente non abbiamo le soluzioni per tutti i problemi, però possiamo farcene carico, cercare di mettere in contatto con il Nodo, un ruolo che con la pandemia è stato forse messo ancora più in evidenza. Sicuramente, il riconoscimento di questa nostra funzione è apprezzato; ora starà a noi portare il più alto numero possibile di farmacie ad una collaborazione attiva”.

Love
Haha
Wow
Sad
Angry

2 Commenti

  1. Il cerchio, se non si quadra, si chiude! Nel caso in cui cent’anni fa qualche pioniere avesse voluto proteggere le donne dalle discriminazioni (consapevolezza sviluppatasi negli anni ’60-’70), se avesse indicato il farmacista sarebbe stato in subordine al prete… ma oggi che la Chiesa ha adottato quali unici dogmi la Salute e l’ Immigrazione… non poteva che toccare a farmacisti, medici o al massimo filantropi e, da parte mia, non sottovaluterei per tutte le altre innumerevoli attuali forme discriminatorie, il contributo dei baristi.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here