Il Ministro Azzolina impugna l’odinanza del Piemonte sulla misurazione della febbre a scuola

Come sempre la questione politica pare prevalere sul buonsenso. E così il ministro Lucia Azzolina, come preannunciato, assieme al collega titolare della Sanità Roberto Speranza, ha impugnato l’ordinanza con la quale il governatore piemontese Alberto Cirio impone anche alle scuole l’obbligo di misurazione della febbre laddove non vi abbiano provveduto le famiglie che, invece, sono tenute a farlo secondo le prescrizioni anti-Covid varate dal Governo. Per il Governo o lo fanno le famiglie o niente, insomma, per la Regione Piemonte, se le famiglie non lo fanno, dovrebbe provvedere la scuola. Per Cirio, quindi, sarebbe necessario una sorte di ulteriore livello di controllo. “Se un alunno entra a scuola senza l’autocertificazione della famiglia relativa alla temperatura corporea che si fa?” è la domanda che si è posto il presidente della Regione, preoccupato dall’estendersi di un fronte di genitori contrario a misurare la febbre, i cosiddetti No fever.
Il Governo non la pensa allo stesso modo e così dopo lo scontro con il direttore dell’Ufficio regionale scolastico (articolazione locale del Ministero dell’Istruzione) Fabrizio Manca, è arrivato direttamente l’intervento del ministro Azzolina. “Noi non arretriamo” è la reazione di Cirio. Una questione di puntiglio che dimostra come non sempre la necessità di cautela per il diffondersi del contagio sia la prima dirimente in talune decisioni. Ma tant’è. Ora dovrà pronunciarsi il Tar, nell’attesa l’ordinanza regionale in Piemonte rimane comunque in vigore.

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3 Commenti

  1. Sotto l’emozione della .. paura per la salute .. pare a molti che si possa creare non un regime dittatoriale (che, al confronto, sembrerebbe quasi “accettabile”) ma addirittura l’Anarchia! …20 riottose micro-dittature! … Giustificazione prevalente? “La nostra idea e’ migliore” !

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