Mezza vittoria di Cirio sui dati dei contagi, il Governo chiede di reinviare quelli più aggiornati

Il Presidente della Regione Alberto Cirio

È continuata tutto il giorno la lite tra i governatori delle regioni italiane e l’esecutivo sulla suddivisione in aree rosse, gialle e verdi, con le conseguenti misure e restrizioni.

Tra i più critici il presidente del Piemonte Alberto Cirio, che ha chiesto più volte chiarezza al Governo per capire i criteri con cui sono state prese le decisioni, aggiungendo che i dati utilizzati per le misure sono vecchi di almeno dieci giorni.
E una prima vittoria Cirio l’ha portata a casa, infatti uno stizzito ministro della Salute, Roberto Speranza, ha richiesto alle Regioni i dati aggiornati e domani lui stesso potrebbe partecipare alla conferenza delle Regioni.

Ad annunciarlo è stato lo stesso presidente del Piemonte che poi ha aggiunto: “Voglio capire dove sta la base delle decisioni. Non è una questione del Piemonte, ma è una questione generale. Non capisco la logica che sta dietro all’individuazione del grado di rischio delle regioni italiane, se fosse chiara ci si potrebbe rendere conto dell’appropriatezza delle misure”.
Così il Governo ha chiesto il reinvio dei dati del monitoraggio di tutte le regioni italiane e domani si vedrà. Perché nuovi dati potrebbero, ma il condizionale è davvero d’obbligo, portare a una nuova classificazione del grado di rischio.

ConClude Cirio: “È un problema di attualità perché i dati sulla base dei quali è stato fatto il calcolo del Governo sono vecchi di dieci giorni. La fragilità del dato scientifico su cui si è basata questa classificazione è data dal fatto che quattro regioni non erano valutabili perché non avevano trasmesso i dati”.

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1 commento

  1. Il Governo non ha spiegato e non spiegherà icriteri usati, che vorremmo rigidi, controllabili e matematici. Sara’ un vago discorso, estemporaneo, una variante dell’analisi costi benefici. Se dovesse farlo basterebbe scegliere ad arte fra i 21 parametri (ognuno magari espresso in diversa scala, unita’ di misura…) ..!!!… (qualcuno dice sono 17.. che facile con 17!) improvvisando sui parametri il senso le priorità l’ordine e il peso da assegnare. Tutto molto vago, parlerà di elementi qualitativi da valutare volta per volta. Del resto gia’ i dati sono tutti privi di senso, figuriamoci se si può trarre la Legge generale del semaforo
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