Lega attacca l’Asl Vc: “inaccettabile che Tac e risonanza funzionino a singhiozzo”

Riceviamo e pubblichiamo.

 

 

 

Dal 21 settembre a oggi si è creata una situazione incredibile e pericolosa: siamo stati avvisati che si susseguono rallentamenti o fermi macchina per manutenzione straordinaria all’apparecchiatura TAC dell’ospedale Sant’Andrea di Vercelli.

 

C’è da chiedersi se qualcuno si sia preoccupato di deviare gli accessi di Pronto Soccorso di patologia ad alta complessità, direttamente su altri presidi dotati di apparecchiatura funzionante. Invece, a quanto sembra, sta avvenendo l’esatto contrario: il Pronto Soccorso di Vercelli riceve e accetta tutte le tipologie di emergenza, salvo poi inviare i malati, tramite ambulanza, in nosocomi vicini per accertamenti diagnostici come la TAC con mezzo di contrasto.

 

Questo comportamento, se comprovato, ci pare assolutamente pericoloso, soprattutto per i pazienti con emergenze tempo dipendenti, in cui l’accertamento diagnostico immediato determina la possibilità di successo delle terapie.

 

Siamo stati inoltre informati da cittadini allarmati, che parrebbe che presso la Radiologia diretta dal dottor Menchiorre, alcune sale diagnostiche fondamentali come l’ecografia e la risonanza magnetica, vengono tenute chiuse per carenza di personale. Con il paradosso che in alcune giornate non erano disponibili né la TAC con mezzo di contrasto né la risonanza magnetica. Se questo è il modello di sanità che piace alla Serpieri e a certi primari, c’è poco altro da fare che privatizzare certe strutture e abolire delle strutture complesse che paiono assolutamente poco organizzate.

 

Può sembrare una provocazione, ma d’altra parte la governance di questa Direzione Generale è tra le peggiori che si siano viste. Vorremmo sapere se la Direzione sia a conoscenza delle chiusure, in periodo peraltro non di ferie estive o natalizie, di sale diagnostiche fondamentali presso la radiologia di Vercelli, e cosa intenda fare per porvi rimedio.

 

Ci chiediamo anche dove sia il limite dell’interruzione di pubblico servizio e se vi siano dei profili di responsabilità da verificare nell’accettare pazienti che necessitano accertamenti in urgenza, pur essendo a conoscenza del temporaneo malfunzionamento di alcune apparecchiature, o addirittura della chiusura di alcune sale per mancanza di personale.

 

Anche all’Ospedale di Borgosesia si presenta l’ennesima situazione tragica riguardo alle tempistiche per ottenere alcuni esami essenziali per la salute dei cittadini, come emerso durante il recente incontro tra i sindaci e la direttrice dell’Asl di Vercelli. Dati inconfutabili, diffusi dal sito della Regione Piemonte, evidenziano un’attesa di 224 giorni per una mammografia e di 150 giorni per un ecodoppler. L’operato dell’Asl di Vercelli e del governo regionale del Piemonte targato PD è palesemente disastroso!

 

 

On. Paolo Tiramani

Lega Salvini Premier

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